Caner: «le 17.250.925 arrivi siano da stimolo per investire nella crescita della qualità dell’offerta»
Mai tanti ospiti sono giunti in Veneto come nel 2015: i 17.250.925 arrivi costituiscono il record per la più importante regione turistica d’Italia. E’ iniziato da questo primato storico il bilancio dell’annata turistica 2015 del Veneto che l’assessore regionale Federico Caner ha tracciato avvalendosi del prezioso lavoro di raccolta, elaborazione e analisi dei dati turistici ufficiali svolto in tempi celeri dal Dipartimento turismo e dalla Sezione sistema statistico della Regione, in collaborazione con il CISET (Centro Internazionale Studi Economia Turistica).
«A meno di due mesi dalla fine del 2015 – ha detto Caner – siamo in grado di proporre il resoconto sull’andamento della nostra principale industria. E se i numeri dicono che il turismo veneto gode di ottima salute, partiamo da questi per migliorare anche il bilancio economico complessivo del settore. I dati sul movimento turistico, infatti, fungono anche da forti indicatori sulle politiche da adottare per incrementare fatturato, sviluppo aziendale e occupazione».
Per Caner «gli obiettivi che ci vengono indicati da questa analisi sono quelli di consolidare i mercati tradizionali, di esplorare quelli emergenti ma soprattutto di puntare sulla qualità, potenziando la nostra offerta in termini di servizi e strutture, investendo insieme, pubblico e privato, per ammodernare e migliorare i diversi elementi che compongono una proposta di vacanza e soggiorno, siano essi materiali e immateriali. In tal senso va anche l’impegno che stiamo profondendo per la classificazione delle diverse tipologie di strutture ricettive operanti nel territorio, anche in una logica di rispetto e tutela della clientela».
Caner ha quindi esaminato i dati salienti del resoconto, soffermandosi in particolare sul boom degli arrivi ai quali corrisponde un aumento, seppur più contenuto, delle presenze; sul segno più registrato in tutte e sette le province; sulle migliori performance ottenute dai segmenti turistici delle città d’arte e del lago; sulla conferma della competitività veneta sui mercati stranieri, accompagnata dal recupero di clientela italiana; sulla crescente domanda di qualità del soggiorno che premia gli alberghi a 4 e 5 stelle; sulla spesa dei nostri ospiti che è tornata ad aumentare.
Quanto alle risorse che la Regione del Veneto destinerà nei prossimi al settore, Caner ha spiegato che la principale fonte di finanziamento è quella dei Fondi comunitari del POR FESR: «nella programmazione 2014-2020 sono disponibili 40 milioni per il turismo: 30 per l’innovazione, 6,4 per le start up d’impresa, 3,6 per le reti d’impresa e il cosiddetto club di prodotto».
Entrando nel dettaglio dei numeri della stagione turistica 2015, gli arrivi sono stati 17.250.925, un milione in più rispetto all’anno precedente (+6,1%); 63.232.098 presenze (+ 2,2%): di queste poco più di 21 milioni sono quelle italiane (+2,4%), il doppio, 42 milioni, quelle straniere (+ 2,2%); sfiorato il picco di presenze del 2011 (63,4 milioni). Il Veneto consolida il primato, che dura da anni, di prima regione turistica italiana; a livello europeo si attesta, per presenze, al sesto posto (preceduta da Canarie, Île de France, Catalogna, Croazia e Baleari).
Nel 2015 in tutte le province i dati sono in aumento e si distinguono in particolare Belluno (+9,6 di arrivi, +4% di presenze) e Padova (+8,8% di arrivi e +5,6 di presenze); per quanto riguarda i comprensori turistici, lo scorso anno tutti hanno superato il proprio record storico in quanto ad arrivi; le presenze, invece, sono aumentate nelle città d’arte (+4,4% – record con 19,7 milioni), al lago (+4,1% – record con 11,6 milioni), in montagna (+2,3%) e alle terme (+1,2%), mentre nelle località balneari appaiono leggermente ridotte (-0,2%).
Gran parte dei turisti sceglie la struttura alberghiera (69,2% degli arrivi) e in particolare gli alberghi a 4 e 5 stelle; evidente è crescita di attrattività esercitata dalle categorie medio-alte: i 5 stelle, ad esempio, registrano un +15,6% delle presenze rispetto al 2014; tra gli esercizi complementari i maggiori flussi turistici sono diretti verso campeggi e villaggi turistici (14,7%); agriturismi e B&B accolgono circa l’1,5% dei turisti che alloggiano in Veneto; i clienti più affezionati e più numerosi continuano a essere i tedeschi, seguiti a distanza dagli austriaci; le presenze di turisti teutonici in Veneto, nel periodo 2007-2015, sono cresciute del 24%. Continua la scalata della Cina (+28,8%) che raggiunge il 9° posto degli stati esteri per numero di presenze e seconda in quanto ad arrivi; gli 830 mila cinesi giunti nel 2015 nel Veneto hanno visitato per lo più le città d’arte, con una spesa media tra le più elevate, quantificata in 180 euro al giorno. Altro importante mercato è quello russo ma già nel 2014, a causa della crisi economica e politica che ha investito quel Paese, la crescita si è arrestata e nel 2015 si è registrato un -36,2% degli arrivi e un -29,9% delle presenze. Oltre alla Cina, tra i Paesi che hanno manifestato un interesse in forte crescita nell’ultimo anno e nell’ultimo quinquennio troviamo la Corea del Sud, l’India, la Lituania, l’Argentina, l’Irlanda.
I dati sulla spesa dei clienti stranieri dicono che chi visita le città d’arte ha una migliore disponibilità economica: in media circa 129 euro al giorno contro i 95 euro del turista generico che soggiorna in Veneto. Sono i Giapponesi a spendere le cifre più alte: 183 euro al giorno, seguiti da cinesi, statunitensi e russi; questi ultimi sono quelli che spendono la cifra più alta per la vacanza nel suo complesso (spese di a/r escluse), 520 euro, seguiti da statunitensi e inglesi, 460 euro. Il CISET stima che la spesa dei turisti stranieri in Veneto nel 2015 si sia attestata a circa 5 miliardi di euro, in crescita del +5%, equivalente ad una spesa media pro capite giornaliera pari a 98,5 euro; riguardo agli italiani, si può stimare in circa 6,2 miliardi di euro la spesa sostenuta nel Veneto da parte dei connazionali; complessivamente la spesa turistica in Veneto si è attestata nel 2015 a circa 11,3 miliardi di euro, recuperando i valori persi negli ultimi anni e riportandosi su quelli del 2011-2012.
Secondo le previsioni del CISET i flussi turistici internazionali in Veneto sono stimati in crescita nel 2016 del +3,4% rispetto al 2015, confermando quindi una dinamica positiva. Per quanto riguarda i comprensori, saranno le città d’arte a registrare il risultato più brillante sul fronte del turismo internazionale (+4,4%) e a seguire lago, terme e mare.