Veneto, in crescita del 22% le persone in stato di disagio che non possono curarsi

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BANCO FARMACEUTICO LOCANDINA
La “Giornata di raccolta del farmaco” tenta di ovviare a questi bisogni

 

BANCO FARMACEUTICO LOCANDINANelle sette province del Veneto sono oltre 45.000 le persone in stato di disagio economico e sociale che nel 2015 si sono rivolte ai 142 enti caritativi operativi sul territorio e convenzionati con la Fondazione Banco Farmaceutico onlus per avere medicinali che non possono permettersi. L’aumento rispetto allo scorso anno è del 22%. 

La provincia in cui è stato maggiore l’aumento di assistiti è l’area metropolitana di Venezia, dove si è passati dai quasi 1.550 ai 4.300 del 2015. La conseguenza di questo forte aumento della povertà sanitaria è ben visibile nella crescita sensibile della richiesta di farmaci, che ha superato le 74.000 confezioni nel 2015 con una crescita di oltre il 15%. Fra le persone assistite nel 2015 in Veneto dagli enti convenzionati con il Banco Farmaceutico, il 39,7% sono donne, il 56,5% sono stranieri, il 18,7% sono minorenni e il 22% sono anziani. 

Sono questi i dei dati forniti dal Banco Farmaceutico in occasione della presentazione nella sede della regione Veneto della XVI “Giornata di raccolta del farmaco” che si terrà in Veneto come in tutta Italia sabato 13 febbraio 2016. Alla conferenza hanno partecipato Luca Coletto, assessore alla sanità della Regione Veneto e i rappresentanti veneti della Fondazione Banco Farmaceutico: Matteo Vanzan, delegato Fondazione Banco Farmaceutico onlus Verona e Veneto; Giovanni Chiaro, delegato Fondazione Banco Farmaceutico onlus Venezia; Marco Bacchini, segretario Federfarma Veneto; Alberto Fontanesi, Presidente Federfarma Veneto; Michele Lonardoni, responsabile Fondazione Banco Farmaceutico rapporto con enti socio assistenziale Verona; Sandro Cabassi, responsabile Fondazione Banco Farmaceutico rapporto con enti socio assistenziale Venezia.

In tutte le province del Veneto hanno aderito alla campagna 383 le farmacie: durante tutta la giornata, sarà possibile acquistare farmaci da automedicazione, che saranno donati alle persone prive di risorse e in stato di povertà che in Veneto non possono permettersi l’acquisto di medicinali. 

«Non posso che esprimere il mio plauso a questa lodevole iniziativa che vede la farmacia vicina ai cittadini più bisognosi», ha sottolineato il presidente di Federfarma Veneto Alberto Fontanesi. «I dati presentati oggi – ha detto Matteo Vanzan – dimostrano come la crisi, soprattutto per le categorie sociali più deboli, non sia alle spalle. C’è bisogno dell’aiuto di tutti per dare una mano a chi non riesce a curarsi e sono sicuro che i cittadini veneti risponderanno con grande generosità come ogni anno».

«Quanto sia importante per i bisognosi questa iniziativa – ha sottolineato l’assessore Luca Coletto – lo dicono i numeri del Banco Farmaceutico 2015, che indicano chiaramente come la crisi non sia in realtà finita e come l’affiancamento del volontariato agli sforzi che sta compiendo la sanità pubblica per garantire a tutti cure perlomeno dignitose in un momento di pesanti tagli ai fondi nazionali, sia insostituibile. Come è stato negli anni scorsi – ha concluso Coletto – sono certo che il grande cuore dei veneti si farà onore anche nel 2016. Io stesso mi recherò in una delle farmacie aderenti per fare la mia parte».