L’Italia conquista dall’Unione Euroepa due nuove Igp

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cappellacci di zucca ferraresi IGP piatto
Sono la Mortadella di Prato e i Cappellacci di zucca ferraresi 

 

cappellacci di zucca ferraresi IGP piattoDue nuove eccellenze alimentari – una della Toscana e l’altra dell’Emilia Romagna – conquistano per l’Italia il riconoscimento di Indicazione geografica protetta (Igp) nell’Ue. Sono “La Mortadella di Prato Igp” e i “Cappellacci di zucca ferraresi Igp”. Le due denominazioni, pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale dell’Ue, sono ora ufficialmente iscritte nel Registro europeo delle Dop e Igp e tutelate contro imitazioni e falsi in Europa.

Con questi provvedimenti, che entreranno in vigore il primo marzo prossimo, salgono a oltre 1.300 le eccellenze già protette nell’Ue di cui l’Italia è leader con il riconoscimento di 280 prodotti agroalimentari di alta qualità.

«Un ulteriore importante riconoscimento che ci rende orgogliosi, con il quale la nostra regione rafforza il suo primato italiano ed europeo. E’un risultato che nasce da una grande agricoltura e dal saper fare dei nostri produttori e che rafforza la reputazione dell’agroalimentare emiliano-romagnolo nel mondo» afferma l’assessore regionale all’agricoltura, Simona Caselli. Il paniere delle Dop e Igp emiliano-romagnole sale così a 43, su un totale Ue di 1.267 e italiano di 280, per un valore alla produzione di oltre 2,5 miliardi di euro, pari al 40% del dato nazionale e al 15% di quello europeo. I primi quattro prodotti per valore economico sono: Parmigiano Reggiano Dop, Prosciutto di Parma Dop, Aceto Balsamico Igp e Mortadella Bologna Igp. 

I Cappellacci di zucca sono una pasta fresca ripiena. La ricetta tradizionale prevede la preparazione della sfoglia con farina di grano tenero, duro e uova e un ripieno costituto da polpa di zucca gialla “violina”, con l’aggiunta di formaggio grattugiato, pangrattato, noce moscata e zucchero. Non è consentito l’uso di coloranti e conservanti. La zona di produzione è rappresentato dall’intera provincia di Ferrara. La nuova Igp, con la quale l’Emilia-Romagna si conferma “regina del gusto” in Italia e in Europa, segue a breve distanza di tempo altre due indicazioni d’origine ferraresi: il Pampepato (o Pampapato) di Ferrara e la Salama da sugo. Anche in questo caso l’importante traguardo è stato raggiunto grazie all’impegno delle aziende produttrici e all’azione di sostegno e coordinamento della Camera di commercio di Ferrara. Il Regolamento con cui è stata registrata la nuova Igp, pubblicato oggi sulla Gazzetta ufficiale Ue, è il n.164 del 28 gennaio 2016.