Le vendite complessive si sono attestate a 1.574.872 unità, ancora sotto di un milione dagli anni del boom. Sulla ripresa pesa ancora il fisco eccessivo e i troppi vincoli all’uso della vettura privata nelle città
Il mercato dell’auto torna a sorridere, seppur a mezza bocca: il 2015 si chiude con un altro mese di sensibile incremento delle vendite, con una crescita che a dicembre è stata del 18,7% rispetto allo stesso mese del 2014, e un totale di 109.395 unità immatricolate. Complessivamente, nel 2015sono state immatricolate in Italia 1.574.872 auto, pari a un incremento del 15,8% rispetto all’anno precedente.
Stante questo dato leggermente superiori alle previsioni di ottobre, l’Unrae rivede al rialzo le previsioni del 2016, portandole a 1.650.000 unità vendute, il 5% di incremento rispetto all’anno appena chiuso.
Quanto alla situazione dei singoli gruppi, il 2015 ha sorriso per il gruppo Fiat, superiore rispetto a quello del mercato: FCA ha chiuso l’ultimo mese dell’anno con un +27,1% (+18,3% da inizio anno) che è frutto dell’exploit di Fiat (+32,8% a dicembre, +16,8% da inizio anno). Bene anche Alfa e Lancia (+17,5% e +17,1%), che chiudono l’anno in positivo (+7,7% e +1,6% rispettivamente). Meno brillante rispetto al solito la crescita di Jeep (+6,4%), che chiude comunque il 2015 al +164%. Il gruppo Volkswagen, nonostante gli scandali sulle emissioni emersi dallo scorso settembre, conferma il trend di crescita con la chiusura dell’ultimo mese, risultata comunque inferiore rispetto alla media del mercato (+13,4%, +9,7% da inizio anno). A dicembre si sono distinte in particolare Audi (+17,5%, +9,6% da inizio anno) e Seat (+19,9%, +18,9% da inizio anno, unico marchio sopra la media del mercato), ma hanno registrato risultati positivi anche Volkswagen (+12,2%, +7,9% da inizio anno) e Skoda (+7,4%, +16% da inizio anno).
In un panorama di crescita a doppia cifra, spiccano il calo di Opel (-1,5%), protagonista di uno scivolone a fine anno che però non compromette la performance sui dodici mesi (+17,5%), e più ancora quello di Smart, che chiude un anno decisamente positivo (+52%) con una forte oscillazione negativa (-42%), capace di trascinare sotto la parità il risultato complessivo di Daimler (-5,5% a dicembre, +24,8% da inizio anno), nonostante una Mercedes-Benz deciso spolvero (+16,8%, +15,5% da inizio anno).
Per quanto riguarda le alimentazioni preferite dai consumatori, emerge con crescente forza il divario tra il gas e il resto del mercato: diesel (+27,8%), benzina (+29,5%), ibride (+31,6%) ed elettriche (+22,2%) condividono un andamento simile, mentre Gpl (-29,3%) e metano (-36%) sono in caduta libera, e risultano le uniche due tipologie d’alimentazione in calo nell’intero 2015, con il primo che ha chiuso al -3%, e il secondo al -13,1%. Ciò anche a causa della ridotta rete di rifornimento presente in gran parte dello Stivale che penalizza la diffusione di questo tipo di carburanti.
Quanto ai modelli più venduti, a dicembre alle spalle della solita Fiat Panda, prima nell’ultimo mese e nell’anno intero (con 126.326 unità), si sono insediate nell’ordine Lancia Ypsilon (terza da inizio anno con 55.831 unità) e Fiat 500X, entrata grazie all’exploit dell’ultimo mese nella top ten del 2015 (32.572 unità). La sorpresa di dicembre è costituita dall’uscita dalla top ten della Fiat Punto (ormai un modello che risente della vecchiaia di progetto), che però ha comunque chiuso il 2015 al secondo posto assoluto, con meno di settecento unità di vantaggio sulla Ypsilon (56.501). Risultano invece stabili, al quarto e al sesto posto rispettivamente, la 500L e la 500. La top ten di dicembre comprende la Renault Clio (quinta nel mese, settima da inizio 2015), la Volkswagen Golf (quinta da inizio anno, nonché modello straniero più gettonato), la Volkswagen Polo, la Ford Fiesta e la Citroën C3.
Quanto alle tipologie di veicolo, le berline sono ancora regine incontrastate del mercato con il 55,1% delle vendite totali (in calo dello 1,1% rispetto al 2014), mentre crescono i crossover (al 16,9% dal 13,9% del 2014) e i fuoristrada (8,2% dal 7,8%del 2014). Stabili le station wagon (7,3% dal 7,1% del 2014), in calo le monovolume (al 10.9%) e irrisorio il contributo delle coupé (0.9%).