Area Science Park di Trieste ha ospitato la conferenza. Ricerca e tecnologia all’avanguardia grazie a progetti innovativi e nuove infrastrutture
Meccatronica avanzata, supercalcolo, ricerca sui tumori e sulle malattie neurodegenerative, sviluppo di nuovi materiali e nanotecnologie. Il sistema della ricerca del Friuli Venezia Giulia sta arricchendo il panorama della propria dotazione di strumentazioni, infrastrutture e competenze con nuovi progetti di livello internazionale appena avviati o ai blocchi di partenza.
Di questo e di altri temi si è parlato in AREA Science Park alla XIV Conferenza annuale del Coordinamento regionale degli Enti di Ricerca (CER). All’evento ha partecipato l’assessore alla Ricerca e Università del Friuli Venezia Giulia, Loredana Panariti.
Tra nuove sfide e opportunità che fanno del sistema regionale della ricerca una realtà viva e all’avanguardia nel quadro nazionale ed europeo sono stati presentati alla Conferenza il Centro regionale per la Meccatronica Avanzata per favorire aggregazioni di ricerca e formazione, i progetti Open Lab e ICaN-FVG e il Centro di supercalcolo.
Il Centro regionale per la Meccatronica Avanzata del sistema universitario sarà un’infrastruttura di ricerca di eccellenza a livello regionale e nazionale per lo sviluppo della ricerca e della formazione in collaborazione con il sistema produttivo. Sarà operativo a partire dalla prima metà del 2016. L’obiettivo è raggiungere tutta la regione Alpe-Adria (Italia-Slovenia-Austria) per trasferire l’innovazione di processo e prodotto basata sulle tecnologie additive e la meccatronica avanzata. Partner le tre università regionali.
Open Lab è un laboratorio aperto che vede uniti AREA Science Park, Elettra Sincrotrone Trieste e l’Istituto Officina dei Materiali del CNR, dedicato ai materiali avanzati. Al suo interno imprese e ricercatori possono sviluppare congiuntamente progetti di ricerca per il miglioramento o lo sviluppo di nuovi prodotti o protocolli analitici. Le aziende vi possono realizzare analisi preliminari di fattibilità tecnico-scientifica di idee progettuali nell’ambito delle scienze dei materiali, usufruendo dell’accesso alle strumentazioni di ricerca, risorse di laboratorio e competenze tecnologiche e scientifiche d’eccellenza.
Il Centro di supercalcolo, frutto di un accordo tra SISSA e ICTP, è dotato di uno dei supercalcolatori più potenti d’Italia. Si tratta di una nuova piattaforma per High Performance Computing (HPC) “state of the art”, capace di compiere 100mila miliardi di operazioni al secondo, rivolta sia alla ricerca scientifica che alle applicazioni tecnologiche in ambito industriale.
ICaN-FVG è un progetto scientifico che ha l’obiettivo di dare vita in Friuli Venezia Giulia a un’innovativa infrastruttura di ricerca, formazione e trasferimento tecnologico di livello internazionale nell’ambito della ricerca sui tumori e sulle malattie neurodegenerative. Sede AREA Science Park, partner scientifici le Università regionali (Trieste, Udine e SISSA).
La Conferenza è stata anche l’occasione per rendere pubblici i dati dell’ultima indagine “La Mobilità della Conoscenza”, dalla quale risulta che nel corso del 2014 sono stati 15.506 gli studenti, ricercatori e docenti internazionali (in organico, iscritti o in mobilità incoming anche per brevi periodi) che hanno scelto una delle istituzioni del Friuli Venezia Giulia. In particolare, gli studenti internazionali sono stati complessivamente 3.226, mantenendo stabile la loro percentuale sul totale degli studenti iscritti, ovvero il 7,6%, mentre i ricercatori e docenti internazionali sono risultati essere 12.280.
L’analisi dei dati relativi ai ricercatori e docenti in organico, ha riconfermato un generale equilibrio tra la componente italiana (51,5%) e quella internazionale (48,5%), per un totale di 9.786 unità. Guardando invece alla mobilità incoming, i ricercatori rappresentavano il 76% mentre i docenti il 24%, per un totale di 7.530 unità. Focus dell’edizione 2015 è stata la questione di genere in campo scientifico e accademico. Le statistiche a livello regionale hanno confermato la tendenza europea: in Friuli Venezia Giulia, infatti, le donne rappresentano oltre la metà degli studenti universitari, il 55%, ma solo il 33% dell’organico di ricercatori e docenti presenti nelle istituzioni scientifiche.