In vetta il contenzioso con i contratti bancari (25,2%), durata media 68 giorni per un valore di 124.000 euro
Il Veneto raggiunge i 2.762 procedimenti di mediazione gestiti nell’ultimo anno (nel periodo 1 ottbre 2014-30 novembre 2015) con un incremento del 4% nel numero delle pratiche depositate presso gli sportelli camerali veneti e una percentuale di raggiungimento accordo pari al 6,9%. Oggi, la portata del servizio, in cui il Sistema Camerale veneto ha sempre creduto ed investito per potenziarne le attività in primis a favore delle piccole e medie imprese, è triplicata rispetto al 2011 quando il servizio è diventato obbligatorio.
Molteplici i settori interessati dai procedimenti di mediazione che coinvolgono le aziende. Il numero più elevato riguarda i contratti bancari (25,2%), seguiti da locazione (13,5%) e diritti reali (11,1%). Giù dal podio il condominio (8,7%), divisione (6,3%) e successioni ereditarie (5,9%). Su percentuali minori i contratti assicurativi (4,5%), responsabilità medica (4,2%), comodato (1,8%), responsabilità sanitaria (1,6%), affitto d’azienda (1,6%), contratti finanziari (1,5%), diffamazione a mezzo stampa o altro mezzo di pubblicità (1,2%), contratto d’opera (0,8%). Rispetto al 2014 il numero dei procedimenti è cresciuto del 4%, più contenuto rispetto al dato nazionale (10%) ma nei quattro anni e mezzo di mediazione obbligatoria il ricorso alla giustizia alternativa ha raggiunto la quota massima nelle regioni del Nordest, dove sono state depositate il 32% delle domande complessive di mediazione agli sportelli camerali.
Numeri alla mano le imprese si rivolgono alle Camere di commercio, dando loro fiducia e continuando a riconoscerle quale riferimento nel servizio di conciliazione, per la concretezza, l’efficacia, la rapidità ed il risparmio a parità di servizi offerti da altri. Il valore medio della mediazione in Veneto supera i 124.000 euro a pratica, mentre la durata media si attesta sui 68 giorni (Verona la più “rapida” con 55 giorni). Il maggior numero di procedimenti depositati si ha a Padova-Rovigo (25%), poi Venezia (24%), Vicenza (22%), Treviso-Belluno (18%) e Verona (11%).
«In un Paese dove la lentezza della giustizia è proverbiale – dice il presidente Unioncamere Veneto, Fernando Zilio – e dove fra un’udienza e l’altra passano talvolta mesi, scoprire che poco più di 60 giorni sono il tempo medio impiegato dalla mediazione camerale equivale a somministrare al sistema imprenditoriale regionale una vera e propria iniezione di fiducia considerati la concretezza, la rapidità ed il risparmio che la mediazione è in grado di realizzare rispetto al percorso tradizionale dell’esercizio della giustizia. Di più: al sistema della mediazione camerale si rivolgono anche i cittadini, a dimostrazione che le Camere di commercio, lungi dall’essere superate, dimostrano una centralità ed un’efficienza valutate positivamente non solo dal sistema delle imprese ma anche dall’intera società, cosa di cui l’intero comparto pubblico dovrebbe andar fiero».
La XII “Settimana nazionale della Conciliazione”, iniziata lunedì 2 e che si concluderà venerdì 6 novembre, prevede una serie d’iniziative camerali in programma fino alle fine dell’anno. A novembre Padova proporrà una serie di appuntamenti individuali con funzionari della Camera di Mediazione patavina per approfondire il funzionamento della procedura, mentre a dicembre è in programma un convegno con una “simulazione” di un caso di mediazione. A Vicenza martedì 10 novembre si terrà la prima riunione del tavolo di lavoro con il Tribunale e gli Ordini professionali, cui seguirà venerdì 27 novembre un altro convegno di presentazione dell’esperienza di collaborazione del Tribunale di Firenze con la Cciaa fiorentina e Ordini professionali nell’ambito del progetto “Nausicaa”.