Evento organizzato dalle Camere di commercio di Trento e Bolzano e la Camera dell’economia del Tirolo sulle opportunità di sviluppo turistico delle tre regioni alpine
La Camera di commercio di Bolzano ha ospitato una manifestazione informativa su turismo e marketing delle destinazioni nell’Euregio tirolese, organizzata in collaborazione con la Camera dell’Economia del Tirolo, la Camera di commercio di Trento, l’Agenzia Alto Adige Marketing (SMG) e l’Unione albergatori e pubblici esercenti (HGV) dell’Alto Adige.
I presidenti della Camera di commercio di Bolzano, Michl Ebner, di quella di Trento, Giovanni Bort, e della Camera dell’Economia del Tirolo, Jürgen Bodenseer, insieme al presidente della Provincia di Bolzano, Arno Kompatscher, hanno dato il benvenuto ai numerosi partecipanti all’evento. Tra questi figuravano soprattutto professionisti del settore, rappresentanti delle associazioni del turismo, gestori di impianti a fune e consulenti aziendali.
Stefano Palumbo, autore, ricercatore e consulente, è intervenuto per primo, fornendo ai partecipanti un quadro dettagliato sul futuro del turismo, utile a riflettere sul tipo di impatto che le scelte attuali avranno nel medio periodo. Nella sua relazione è stato dato risalto all’importanza delle ricerche previsionali che, in ambito turistico, fanno emergere alcuni interessanti punti fermi: il numero di turisti, a livello globale, continuerà a crescere e nel 2020 toccherà quota di quasi 1,06 miliardi di persone; il turismo sembra reagire in modo molto elastico a eventi shock come la crisi economica e gli attacchi terroristici; nei prossimi anni si prevede una crisi della standardizzazione del turismo; il prodotto offerto al cliente sarà sempre più personalizzato; la fidelizzazione del turista subirà un calo mentre aumenterà il bisogno di relazione col territorio.
Harald Pechlaner dell’Eurac ha evidenziato i fattori di successo delle destinazioni con riferimento all’interconnessione tra impianti a fune, ovvero tra i gestori degli stessi e i professionisti del turismo. «Non sono le destinazioni a definire il turista – ha spiegato Pechlaner – ma semmai il contrario: è il turista che crea le destinazioni in base alle sue scelte. Gli ospiti vogliono essere sempre “meno turisti” e conoscere l’habitat, le tradizioni e la vita delle regioni dove si recano. In questo senso credo che dobbiamo impegnarci per mantenere e valorizzare al meglio le “competenze” – nel duplice senso di saperi, ma anche di azioni ed esperienze– che la montagna, nella sua unicità, è in grado di sviluppare».
Una delle sfide che i gestori di funivie dovranno affrontare è riuscire a spiegare che l’impianto di risalita non è una minaccia per l’ambiente (non inquina) ma è un valore aggiunto per chi vuole godere appieno della straordinaria bellezza dell’ambiente alpino.
A conclusione degli interventi, sono stati attivati quattro tavoli di lavoro all’interno dei quali sono state discusse altrettante tematiche interessanti: l’interconnessione tra impianti a fune e turismo, i fattori di successo di destinazioni, il profilo dei clienti e i ponti tra inverno ed estate.
Arno Kompatscher sottolineato l’importanza economica che il turismo riveste per l’Euregio: «il turismo si differenzia dagli altri settori per la sua trasversalità. Non è rilevante solo per i servizi turistici in senso stretto quali alloggi e gastronomia ma anche per l’offerta di mezzi di trasporto nonché per associazioni culturali e del tempo libero. In regioni ad alta intensità turistica ne traggono vantaggio anche il commercio al dettaglio e il settore dei servizi in generale, così come l’artigianato e l’edilizia».
Secondo Michl Ebner «in futuro le strutture turistiche dovranno specializzarsi per soddisfare sempre di più i desideri dei turisti. I clienti appassionati di sport cercano offerte differenti da chi preferisce invece una vacanza all’insegna del wellness. Cambiano anche le esigenze: le famiglie hanno, ad esempio, altre priorità rispetto agli anziani. Una struttura non potrà mai soddisfare tutte le categorie, pertanto si tende sempre di più alla specializzazione».
Per Jürgen Bodenseer «in Tirolo gli impianti di collegamento tra varie zone sciistiche sono un tema di grande attualità. Il settore degli impianti a fune si sta dimostrando fortemente disponibile a investire, e questo va a vantaggio non solo del turismo invernale, bensì anche del turismo estivo, del settore alberghiero, della gastronomia e del commercio».
«La nostra attività principale – ha sottolineato Giovanni Bort – si concentra sul turismo estivo e invernale, tuttavia cresce anche l’importanza delle stagioni intermedie. Ampliando l’offerta anche in media o bassa stagione è possibile valorizzare al meglio la capacità ricettiva delle imprese turistiche in modo che l’Euregio possa diventare una destinazione di riferimento per tutto l’anno».
«Nell’Euregio – ha commentato Natale Rigotti, presidente di Accademia d’Impresa e componente di Giunta della Camera di commercio di Trento – la stagione invernale offre al turista proposte di soggiorno uniche, calate in un’atmosfera paesaggistica che non può essere replicata. Ci tengo inoltre a sottolineare come la richiesta del visitatore di calarsi nella quotidianità del posto abbia aumentato di molto l’offerta di quelle strutture, come gli alberghi di buona qualità, i B&B e gli agriturismi, che garantiscono una maggiore personalizzazione della vacanza e un legame più stretto con la tradizione enogastronomica locale. Altro nodo cruciale per lo sviluppo turistico futuro è quello della viabilità che, per essere efficiente, necessita della realizzazione del Tunnel di base del Brennero e del potenziamento dell’aeroporto di Bolzano».