Confindustria Padova, Chiara Rossetto riconfermata alla guida della delegazione Piovese

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«Estendere l’Ipa per un grande patto pubblico-privato sulla competitività. Soluzioni rapide
per logistica, banda larga, aree industriali. Subito il Tavolo permanente sulla scuola per i giovani»

 

chiara rossetto presidente deleg. confindustria piovese 1L’imprenditrice Chiara Rossetto è stata confermata alla presidenza della Delegazione Confindustria Piovese per il biennio 2015-2017.

L’elezione, all’unanimità, è avvenuta nel corso dell’assemblea dei soci svoltasi nella sede di Piove di Sacco. Rossetto è amministratore delegato di Molino Rossetto Spa di Pontelongo (Pd). Sarà affiancata dai riconfermati vice presidenti Giovanni Cilenti (Panther Srl, Bovolenta) e Filippo Voltazza (Saen Srl, Brugine).

L’assemblea ha rinnovato anche il Consiglio direttivo di Delegazione. Oltre a Chiara Rossetto e ai vice presidenti, ne fanno parte: Elena Baretta (Icam Srl, Casalserugo), Arrigo Barion (Andrighetti Legnami Spa, Sant’Angelo di Piove), Monica Burba (Hitema Srl, Bovolenta), Massimo Crivellaro (Text Snc, Sant’Angelo di Piove), Francesco Nalini (Carel Industries Spa, Brugine), Manola Simoni (Pegaso Cablaggi Industriali Srl, Cona), Caterina Spiandorello (Green Box Srl, Piove di Sacco).

Per Rossetto «i segnali di ripresa sono ancora timidi, per consolidarli dobbiamo insistere sul lavoro di squadra tra le imprese stesse e con le istituzioni. Serve una grande alleanza tra pubblico e privato. Un’alleanza che deve tradursi in progettualità condivisa e programmazione delle priorità, attraverso i tavoli avviati tra le categorie economiche e l’Ipa, che contiamo di estendere a tutti i comuni del Piovese». 

Collaborazione e massima concretezza per “portare a casa” condizioni cruciali per lo sviluppo: banda larga, infrastrutture logistiche, una viabilità integrata Padova-Venezia di qualità, riqualificazione delle zone industriali. «Dobbiamo ragionare in termini di area vasta per rendere attrattivo il territorio e pretendere soluzioni tempestive, al passo con i ritmi della competitività che sosteniamo ogni giorno. Da parte nostra – sottolinea Rossetto – l’impegno nel sostenere le imprese si concentrerà su più formazione e cultura imprenditoriale, per adottare nuovi modelli organizzativi e di business e aprirsi alle reti d’impresa, strategiche per affacciarsi sui nuovi mercati. Vogliamo estendere i benefici di chi ha saputo captare il cambiamento investendo sull’innovazione e i giovani». L’attenzione al capitale umano e alle nuove competenze sarà al centro del dialogo con le scuole del territorio. «L’obiettivo è sensibilizzare sempre più imprese ad aprire le porte agli studenti – conclude Rossetto – e contribuire in modo convinto al futuro Tavolo permanente sulla scuola con tutti i comuni della Saccisica».

Chiara Rossetto, 45 anni, sposata, tre figli, è amministratore delegato di Molino Rossetto Spa di Pontelongo (Pd), azienda fondata nel 1843 ma attiva come mulino dal 1760, specializzata nella produzione di farine e preparati innovativi e funzionali per il “normal trade” e la grande distribuzione. Solo nella grande distribuzione ha realizzato nel 2014 un fatturato di 14,3 milioni. 

La Delegazione Confindustria Piovese rappresenta 100 piccole e medie imprese con oltre 4.500 addetti. Forte la presenza del settore metalmeccanico, pari al 39,5% del totale. Nel Piovese operano 10.190 imprese di tutti i settori economici, una ogni otto abitanti. Industria e costruzioni rappresentano insieme più di un terzo del totale (33,8%), un dato superiore a quello medio provinciale (26,9%). Nell’area sono impiegati 24.250 addetti (dati 2014), pari al 7,8% del totale degli addetti della provincia. Nell’industria manifatturiera è impegnato il 39,4% degli occupati (32% il dato provinciale). Il Piovese mostra una specializzazione diffusa in alcuni settori del manifatturiero: nel condizionamento e refrigerazione industriale, nel sistema moda (industrie tessili, articoli di abbigliamento e in pelle), nei mezzi di trasporto. Nel periodo compreso tra le due crisi (2009-2014) la variazione del numero di imprese è stata nel complesso negativa (-6,4%), mostrando una dinamica più pesante che nel resto della provincia (-3,2%). Al netto dell’agricoltura tuttavia, la variazione negativa è molto più contenuta e pari a -0,8% (+0,3% nella provincia).