Provincia di Trento, assegnazione prioritaria delle malghe agli allevatori trentini

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Dolomiti di Brenta Malga Tovre mucca
L’assessore Dallapiccola invita i comuni ad applicare il nuovo disciplinare per il loro affidamento in gestione

 

Dolomiti di Brenta Malga Tovre muccaLa provincia di Trento cambia le regole per l’affidamento delle malghe. Considerando che la superficie dei pascoli alpini trentini è di oltre 50.000 ettari, di cui oltre il 90% di proprietà pubblica, in particolare comunale o frazionale, risulta di particolare importanza l’applicazione di una metodologia comune che permetta il corretto utilizzo delle produzioni foraggiere e delle strutture che caratterizzano gli alpeggi.

Parte da questa necessità la nota con cui l’assessore provinciale all’agricoltura Michele Dallapiccola ha invitato i comuni a fare proprio, per l’assegnazione delle malghe, il nuovo disciplinare tecnico-economico per l’affitto delle malghe di proprietà pubblica approvato il 6 maggio scorso (deliberazione n. 731) dalla Giunta provinciale.
Con la suddetta deliberazione, al termine di un percorso condiviso che ha coinvolto il Consiglio delle autonomie locali, i sindacati agricoli e le strutture provinciali competenti in materia, la Giunta provinciale ha approvato lo schema-tipo di disciplinare tecnico-economico nonché la documentazione necessaria per la consegna e la riconsegna dei pascoli e relative infrastrutture e si approvavano altresì le linee guida per disciplinare le modalità di affidamento delle superfici a pascolo e delle relative strutture di malga, nonché i criteri relativi ai requisiti e agli elementi di valutazione dell’offerta. E con lo stesso atto, si è stabilito di avviare l’istituzione dello “Schedario provinciale dei pascoli” all’interno del Sistema informativo agricolo provinciale (SIAP). Dal 2016 sarà possibile per i comuni trentini, utilizzare questo nuovo disciplinare tecnico-economico per la consegna e la riconsegna dei pascoli e relative infrastrutture.
Michele Dallapiccola«Ritengo che l’adozione di questo disciplinare possa essere un importante strumento per i comuni, che possono ora fare riferimento ad un bando tipo per l’assegnazione delle malghe  – spiega l’assessore Dallapiccola – e che si traduce anche in condizioni più favorevoli per i nostri allevatori. Per le malghe, infatti, accanto al criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa saranno richiesti anche requisiti di qualità, quali la disponibilità a lavorare il pascolo, l’esperienza vantata nella lavorazione dei formaggi tradizionali locali e la monticazione di bestiame autoctono. In questa maniera, ritengo che si possa “restituire” la gran parte delle malghe, agli allevatori trentini».
«Tra gli obiettivi strategici che la provincia di Trento ha inteso attuare nel corso di questa legislatura – ricorda Dallapiccola – c’è anche la realizzazione dello “Schedario dei pascoli trentini”, in modo da avere completa conoscenza riguardo al settore delle malghe e favorirne una migliore gestione. L’applicazione del disciplinare assume una valenza strategica per migliorare la gestione delle malghe trentine, poiché lo stesso contiene importanti norme tecniche riguardanti il pascolamento, l’integrazione alimentare degli animali alpeggiati, il contenimento della vegetazione infestante e la distribuzione delle deiezioni che si riverberano direttamente sul paesaggio montano e che quindi possono determinare una positiva percezione di territorio ben amministrato».