Aeroporto di Bolzano, Kompatscher spiega progetto di rilancio

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Illustrate le iniziative per la messa in sicurezza con l’allungamento della pista e il referendum popolare per il suo funzionamento

 

aeroporto bolzano presentazione piano sviluppoDal referendum ai costi, ai possibili partner: l’aeroporto di Bolzano è stato il tema al centro dell’incontro tra i media e il presidente Arno Kompatscher, il presidente di ABD Otmar Michaeler, l’assessore alla mobilità Florian Mussner e il direttore di Alto Adige Marketing, Marco Pappalardo. 

Dopo la presentazione del disegno di legge e del progetto di sviluppo dell’aeroporto di Bolzano avvenuta il 20 ottobre in Consiglio provinciale, il presidente Arno Kompatscher è tornato sull’argomento convocando i rappresentanti dei media direttamente allo scalo di San Giacomo. Durante l’incontro sono state affrontate le questioni più disparate, e Kompatscher si è detto «soddisfatto per la nascita di un dibattito oggettivo, costruttivo e basato su dati concreti». Riferendosi al previsto referendum popolare, il Landeshauptmann ha dichiarato che «l’obiettivo è proprio quello di confrontarsi in maniera seria e corretta su un argomento delicato come il futuro dell’aeroporto. L’ultima parola, però, spetta ai cittadini, e qualunque sarà il risultato, sarà nostro dovere rispettarlo». 

«Siamo in contatto con alcune tra le circa 70 compagnie aeree che operano sul territorio europeo – ha sottolineato il direttore di Alto Adige Marketing, Marco Pappalardo – e posso confermare che fra queste vi è l’austriaca AUA. Prima di passare alla fase concreta delle trattative, però, è necessario presentare ai potenziali partner non solo il progetto di sviluppo dello scalo bolzanino, ma anche le strategie turistiche della nostra Provincia».

«Il progetto – ha spiegato Kompatscher – punta ad un prolungamento minimo della pista di decollo e atterraggio, mentre è invece fortemente orientato alla qualità dell’offerta. Solo in questo modo la struttura di Bolzano potrà diventare attrattiva per turisti e residenti, nonché economicamente interessante per le compagnie aeree».

«Non vogliamo limitarci a trovare in tempi brevi un operatore disposto a ripristinare il collegamento Roma-Bolzano – ha commentato il presidente di ABD, Otmar Michaeler – ma vogliamo trovare la soluzione migliore per l’aeroporto in un’ottica a 360 gradi. Ciò significa che l’accordo dovrà portare benefici a entrambi gli attori, e che la tratta attualmente più forte dal punto di vista economico non dovrà essere assegnata ad un partner che offre solo questa destinazione». «Se vi saranno le condizioni – ha aggiunto Arno Kompatscher – è tuttavia possibile che già in primavera possa essere ripristinato il collegamento Bolzano-Roma».

Michaeler si è poi soffermato sugli obiettivi di traffico: «il traffico “outgoing” con l’utilizzo dei charter verso le destinazioni maggiormente turistiche è possibile solo con aerei e piste più grandi. La nostra idea, invece, è quella di puntare ai cosiddetti voli “feeder”, ovvero ai collegamenti tra Bolzano e i grandi nodi del traffico aereo che consentono poi di muoversi in tutto il mondo. Ci stanno inoltre arrivando diverse richieste riguardanti il traffico turistico “incoming”, ovvero quello dei charter in arrivo da zone economicamente interessanti come l’Inghilterra o la Germania del Nord». Quanto ai biglietti low-cost, «vi sono troppe compagnie nel settore del low-cost che offrono troppo pochi collegamenti charter», ha aggiunto il presidente di ABD, il quale ha anche spiegato che «occorre puntare al giusto mix». Kompatscher, ha infine concluso sottolineando che «la collaborazione con compagnie aeree che praticano politiche molto aggressive dal punto di vista dei prezzi, non sempre è vantaggiosa, in quanto coinvolge altri settori che i partner intendono sfruttare a proprio vantaggio come, ad esempio, quello dei parcheggi. Compagnie come Germanwings o Easyjet, che già volano su Innsbruck, rappresentano invece dei partner potenzialmente più interessanti».

L’effettiva apertura al servizio dell’aeroporto di Bolzano è comunque legato all’effettuazione del referendum che coinvolgerà i residenti dei comuni interessati all’impianto: a riguardo, Kompatscher  ha affermato «di essere ottimista, perché si tratta di una struttura a basso impatto ambientale e a servizio di tutta la Regione».

Rimane la contrarietà netta del mondo ambientalista alle nuove infrastrutture: per i Verdi «aeroporto e alta velocità (Bbt) non favoriranno le piccole imprese turistiche familiari dell’Alto Adige, ma l’imprenditoria d’élite. Però i costi per il progetto ABD verranno pagati da tutti. I semplici contribuenti, le piccole aziende, che con la partecipazione finanziaria della Camera di commercio dovranno sborsare due volte e infine tutti coloro che abitano e lavorano lungo il corridoio aereo». I Verdi sperano nell’esito del referendum popolare: «ci resta solo da sperare che la popolazione dica chiaro che può fare benissimo a meno della nuova versione del vecchio gingillo (per di più per una ristretta élite) – per più sostenibilità, migliore qualità di vita nella parte meridionale dell’Alto Adige e anche solo per semplice buonsenso».Aeroporto bolzano presidente di ABD Otmar Michaeler fra Kompatscher Mussner e Pappalardo