Renzi a Venezia per l’inaugurazione del nuovo campus economico di Ca’ Foscari

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Renzi a Venezia con brugnaro
Renzi: «vogliamo fare uscire l’università dal perimetro della pubblica amministrazione»

 

Renzi a Venezia con brugnaroCon la strada ormai libera sulle riforme, Matteo Renzi sposta l’asticella più in là, alla prossima sfida per svecchiare le Università e fare dell’Italia un’eccellenza anche nell’istruzione pensando a campus sul modello bostoniano, fuori dal perimetro della pubblica amministrazione. Il Paese è arrivato «all’ultimo miglio, ma ora inizia il bello, pensare all’Italia dei prossimi 20 anni», dice il premier a Venezia, intervenendo all’inaugurazione del nuovo campus economico di Ca’ Foscari a San Giobbe, a pochi passi dalla laguna. 

Qualcosa da rottamare c’è anche nel rapporto tra gli Atenei e lo Stato: «da questo Governo – annuncia Renzi al mondo accademico della città – vi giunga la richiesta di scrivere insieme le nuove regole del gioco per l’Università. Dobbiamo togliere l’Università dal perimetro della pubblica amministrazione, perché non la si governa con gli stessi criteri con cui si fa un appalto in una Asl o in Comune». Un’università, chiarisce il premier, che deve avere per modello Boston, oppure gli atenei inglesi, quelli in Oriente. In grado di attrarre cervelli e di fondarsi sulla meritocrazia. «Vogliamo togliere l’università dal perimetro della pubblica amministrazione? Facciamolo» ripete Renzi, sottolineano quanto sia importante poi la certezza del percorso post laurea: «dobbiamo dire a chi crede nella ricerca che ci puoi provare, e Ca’ Foscari è un riferimento mondiale» aggiunge. Non nascondendo che la scrittura “concertata” delle nuove regole del gioco è una sfida che il Governo ha anche perso, almeno in parte. «Abbiamo provato anche con la scuola – ammette – con risultati di coinvolgimento non amplissimi». 

Venezia deve diventare il simbolo del “soft power” della cultura, una scommessa che guarda al futuro e alla salvezza per l’intero Paese. Non «una città scrigno del passato» ma luogo identitario «del futuro del Paese». La laguna, dunque, al di là della sua fragilità (Renzi non ha affrontato il tema delle Grandi Navi, del Mose o del deficit comunale, rimandando il tema all’incontro avuto poi con il sindaco Luigi Brugnaro) sarà sempre chiamata ad avere «un valore straordinario ed evocativo» ma anche concreto. «Il Governo è pronto a fare la propria parte – ripete – perché Venezia sia ciò che deve non solo per i veneziani ma per il mondo intero». Non un museo a cielo aperto «da coltivare, coccolare e apprezzare e da riempire con i ricordi» ma un motore di progetti, di idee innovative che guardino al mondo. 

Successivamente, Renzi si è recato a Ca’ Farsetti in visita al sindaco Luigi Brugnaro. Per il deficit della casse comunali veneziane «lavoreremo con il sindaco, non entro nel merito, per i dettagli c’è tempo» ha detto il premier dopo l’incontro in comune con il sindaco Luigi Brugnaro. «C’è motivo di sperare – ha detto da parte sua Brugnaro – Renzi si è presentato preparato sulla vicenda, conosceva bene la situazione del comune e per il momento non ha fatto promesse. resto fiducioso».

In serata il presidente del Consiglio ha ricevuto a Palazzo Ducale a Venezia i delegati Onu di una quarantina di Stati che, dopo aver preso parte all’Expo di Milano alla Giornata mondiale dell’alimentazione, sono in laguna fino a sabato per confrontarsi sui temi dei cambiamenti climatici e dell’innalzamento dei mari. Tra di loro molti sono i rappresentanti di piccole isole-Stato messe maggiormente a rischio dall’innalzamento del livello degli oceani. Renzi, affiancato dal sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, ha salutato i diplomatici al loro arrivo nella monumentale Scala dei Giganti, poi il premier e la folta delegazione Onu hanno raggiunto la Sala del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale per una cela di gala. 

Dopo Venezia, Renzi è atteso ad un’altra trappa a NordEst, con la visita prevista per sabato al Friuli Venezia Giulia dove lo attende prima una visita all’azienda “Danieli” e successivamente la partecipazione ad un’iniziativa al Teatro di Udine nell’ambito della manifestazione “100 teatri”.