Malattie sessualmente trasmissibili, le sfide per dermatologi

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A Treviso, durante il congresso Adoi, il comportamento sessuale è tra le otto cause principali di disabilità per la popolazione europea

 

labbra bacioIl comportamento sessuale è tra le 8 cause principali di disabilità della popolazione Ue. Sifilide in crescita e Hpv (papilloma virus) sono un pericolo concreto anche per la popolazione maschile. E’ quanto emerso a Treviso, nell’ultima giornata del LIV congresso nazionale dei dermatologi italiani (Adoi), che ha celebrato l’anniversario dei 15 anni di attività del Gruppo di Studio dell’Aids e delle Malattie Sessualmente Trasmissibili (Giamst), creato e coordinato dal prof. Luigi Valenzano. 

Da un’indagine svolta nel 2014 dal Giamst è emerso che le malattie genitali rappresentano il 15% delle patologie affrontate dai dermatologi, e di queste il 31% sono malattie a trasmissione sessuale (Mst). Nel 78% dei casi queste malattie vengono diagnosticate dai medici già ad una prima analisi clinica, prima degli esami di laboratorio, consentendo un inizio immediato delle terapie. 

Gli stili di vita moderni, le migrazioni, la maggiore frequenza dei viaggi e la promiscuità sessuale hanno fatto sì che le malattie sessualmente trasmissibili rappresentino un grave problema di salute pubblica, con implicazioni anche economiche importanti (basti pensare che la terapia per l’Hiv è la seconda causa di spesa sanitaria, dopo i farmaci tumorali). Nel mondo ci sono 500 milioni di nuovi casi di infezioni l’anno (dati Who 2013). I 12 centri “sentinella” in Italia (Treviso incluso) hanno rilevato come dal 2000 ci sia stata una costante crescita di queste malattie: in un lustro sono aumentate del 20-25%. A essere colpiti sono soprattutto gli uomini. Mentre gli stranieri residenti in Italia hanno un livello stabile, sono gli italiani a segnalare l’incremento delle Mst. Si amplia anche la fascia di età in cui si fa sesso, ormai dai 9 ai 70 anni, e ad essere più colpiti da queste malattie sono proprio i più giovani e i più anziani. Significativo da questo punto di vista è il ritorno della sifilide che spesso, e ancor più delle altre Mst, favorisce anche la trasmissione dell’ Hiv.

Cresce anche la scabbia, non solo per la presenza di migrazioni dall’Africa, ma anche al sempre più diffuso turismo sessuale e a falsi centri “massaggi”, grande ricettacolo di parassiti e batteri. Una sfida sempre più importante è poi quella rappresentata dal virus Hpv (Papilloma Virus) considerato il primo responsabile dello sviluppo dei tumori della cervice. Negli ultimi anni una campagna importante ha vaccinato gratuitamente giovani donne (un grande risultato del sistema sanitario italiano visto che il vaccino costa 300 euro a dose), ma i dati sono comunque allarmanti, non solo sul versante femminile, ma anche su quello maschile: l’Hpv sembra infatti responsabile di tutta una serie molto più ampia di tumori. Gli studi più recenti segnalati dall’Iss mostrano che nei maschi il livello di infezione genitale è del 50%. Il cancro anale ha toccato i 45.000 casi l’ anno e sono in crescita malattie prima abbastanza rare, come il cancro del pene (1.000 casi l’anno).