Associazioni di categoria dell’autotrasporto, Camera di commercio di Bolzano e l’assessore provinciale alla mobilità hanno discusso delle conseguenze sull’economia altoatesina
Il divieto di transito settoriale deciso unilateralmente dal Tirolo del Nord sulla tratta tra il Brennero e Kufstain che dovrebbe essere introdotto in autunno 2016 e le sue conseguenze per il comparto economico altoatesino dei trasporti sono state al centro di un incontro chiarificatore tra le associazioni di categoria del settore trasporti, i vertici della Camera di commercio di Bolzano e l’assessore alla mobilità della provincia di Bolzano, Florian Mussner.
Nel corso dell’incontro, i rappresentanti di Camera di commercio di Bolzano, lvh.apa Confartigianato Imprese e Assoimprenditori Alto Adige con l’assessore Mussner hanno discusso dei problemi che il divieto di transito settoriale previsto in Tirolo comporta per il settore dei trasporti in Alto Adige. Dal divieto sono esclusi determinati trasporti con origine o destinazione all’interno di ampie zone di eccezione. Tale regolamentazione fa sì che il traffico regionale e locale del Tirolo non sarà colpito dal divieto di transito settoriale per merci a basso valore aggiunto, a differenza delle imprese di trasporto che non provengono dalle zone esentate e che quindi risentiranno in misura maggiore del divieto. In questo modo le imprese di trasporto altoatesine saranno discriminate rispetto a quelle tirolesi.
I rappresentanti della Camera di commercio e delle associazioni di categoria auspicano che, se non si può evitare il divieto di transito settoriale, l’intero territorio dell’Euregio Tirolo diventi una zona esentata dal divieto e che, quindi, tutto il traffico di merci con origine o destinazione nell’Euregio possa continuare a transitare sulle strade. L’armonizzazione delle stazioni di monitoraggio della qualità dell’aria sul tratto autostradale tra Kufstein e Ala/Avio per avere dati confrontabili, incentivi per il rinnovo dei veicoli con il sostegno della mano pubblica e la previsione di un divieto di transito limitato ai veicoli più vecchi ed inquinanti (categoria Euro 2 ed Euro 3) sono alternative valide al divieto di transito settoriale.
«Si tratta di trovare misure adeguate alla realtà e di trattare allo stesso modo le imprese dell’Euregio. I territori confinanti, tra cui anche l’Alto Adige, risentiranno altrimenti di una pesante concorrenza sleale» sottolinea il presidente della Camera di commercio Michl Ebner.
«Le misure a tutela dell’ambiente sono importanti, dobbiamo tuttavia discutere più a fondo con tutti i soggetti coinvolti il tema del divieto settoriale di transito in modo da creare per tutte le imprese dell’Euregio parità di condizioni» ha evidenziato l’assessore Florian Mussner, aggiungendo che è importante trovare attraverso il dialogo un giusto equilibrio tra agevolazioni e limitazioni affinché anche le imprese locali possano restare competitive. Mussner intende sottoporre a breve la questione alla Giunta provinciale.
Le categorie economiche sono preoccupate in quanto al momento non esiste un’alternativa concorrenziale al trasporto di merci su autostrada o meglio non esiste ancora, dato che la Galleria di Base sulla linea ferroviaria del Brennero sarà ultimata solamente nel 2026. Inoltre l’Alto Adige non dispone di un interporto e quello di Trento non possiede le necessarie strutture e capacità per soddisfare la domanda di trasporto multimodale proveniente anche dal territorio altoatesino. Le possibilità di trasportare i beni sull’attuale linea ferroviaria del Brennero sono quindi insufficienti per garantire un servizio di trasporto moderno ed efficiente. Il trasporto di marmi di Lasa fino a Monaco, ad esempio, non sarebbe più possibile o solamente possibile a condizioni molto gravose.