Sarà l’edizione dei record con 448 protagonisti in 297 appuntamenti in cinque giorni e 40 diverse sedi dal 16 al 20 ottobre
La XVI edizione di Pordenonelegge, la festa del libro con gli autori, si annuncia quella dei record assoluti, con 448 protagonisti in 297 appuntamenti, che si svilupperanno in cinque giorni, in 40 sedi del centro storico, dal 16 al 20 settembre.
Ad inaugurare la rassegna sarà Daniel Pennac, cui seguiranno tanti altri nomi di calibro internazionale, con 32 anteprime che riguarderanno, tra gli altri, David Leavitt, Azar Nafisi, Azza Filali, Florence Delay, Adam Thirlwell, Hyeonseo Lee. Grande attenzione anche alla riflessione, con Egdar Morin e Salvatore Veca tra gli altri. Degli italiani saranno presenti Federico Rampini, Corrado Augias, Marco Buticchi, Gianni Borgna, Silvia Vegetti Finzi,oltre all’attesa biografia di Giovanni Trapattoni. In programma anche un reading esclusivo di Stefano Benni. Allo scrittore Emmanuel Carrère sarà invece assegnato il Premio Friuladria “La Storia in un Romanzo”.
Pordenone si conferma anche “città della poesia”: al festival, con 50 poeti italiani e internazionali, tra i quali spiccano l’inglese Simon Armitage e l’anteprima del nuovo libro di Walter Siti. L’evento friulano ha anche dimostrato che la cultura, anche in Italia, può generare profitti: «affrontiamo la XVI edizione di Pordenonelegge – ha affermato nel corso della presentazione, il presidente della Fondazione Pordenonelegge, Giovanni Pavan – con la consapevolezza della ricerca dell’Università Bocconi, coordinata da Guido Guerzoni: siamo fieri che il territorio, per ogni euro investito sul festival possa riceverne indietro ben 7, grazie all?indotto economico e fiscale generato dal festival». Parole dimostrate dal boom degli “Amici” di pordenonelegge, una sorta di ticket riservato ad “abbonati” che hanno già toccato quota 1.400. E poi l’aspetto “social”: dalla messa on line del programma 2015 sono oltre state oltre 600.000 le visualizzazioni (500.000 nel 2014) e quasi 5.000 persone hanno scaricato la App per Android e Ios. Vivacissime anche le interazioni con i festival di altre città: arriveranno da Cagliari, Salerno, Torino e Cortina i colleghi che vogliono “studiare” la Festa del Libro. Con loro, esperti da Edimburgo, Cracovia, Bruxelles, Berlino e Parigi, partner di un progetto europeo in fase di presentazione proprio in questi giorni, del quale pordenonelegge è rappresentante per l’Italia.
«Pordenonelegge è un’eccellenza nazionale che si è meritata il totale appoggio della Regione e di tutte le istituzioni del territorio» ha detto l’assessore Fvg Paolo Panontin alla presentazione degli eventi del festival. «Fondamentale anche la forma di neo mecenatismo creatasi attorno alla manifestazione che permette di organizzare uno straordinario calendario di eventi che garantiscono una ricaduta eccezionale per promozione e presenze turistiche. Il festival è un esempio di best practice studiato da più parti». Pordenonelegge «è un consolidato segno distintivo di questo territorio, vanto intellettuale e azione imprenditoriale di successo», dice il presidente di Unindustria Pordenone, Michelangelo Agrusti. «Ai numeri accosto la ricchezza derivata e collegata alla crescita personale dei cittadini». Per Roberto Ghisellini, direttore generale di Friuladria, il festival «ogni anno dimostra di saper crescere innovando e sperimentando per una proposta sempre diversa e attrattiva. Pordenonelegge fa parte di un circuito letterario, insieme al Festival della Mente di Sarzana e Mantovaletteratura, che il nostro Gruppo sostiene con convinzione».
Il binomio costituito da cultura e solidarietà su cui poggia parte del programma di “fund raising” di Fondazione CRO Aviano Onlus si è arricchito, a seguito dei risultati ottenuti con l’attività dei suoi collaboratori, di un tassello prezioso e ancora mancante: lo studio applicato alla ricerca. In occasione dell’edizione 2014 di pordenonelegge.it venne data contezza delle indicazioni che il Comitato Scientifico aveva fornito riguardo la destinazione delle somme raccolte, individuando progetti di ricerca specifici; ebbene, in principio d’estate, in Unindustria Pordenone, che della Fondazione è socio unico e fondatore, è stata consegnata la prima borsa di studio della storia. Ad usufruirne è stata Valentina Damiano, giovane ricercatrice che dal 2012 collabora con Oncologia Sperimentale 1 del Centro di Riferimento Oncologico e che si occuperà dell’approccio traslazionale al tumore della mammella nelle donne giovani. «Il ruolo sociale dell’impresa – è stato sottolineato nella cerimonia di consegna della borsa di studio – deve manifestarsi anche in presenza di una crisi congiunturale come quella in atto».