Friuli Venezia Giulia, no ai formaggi prodotti con il latte in polvere

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coldiretti polvere di latte per il formaggio
Shaurli: «la Regione è a fianco degli allevatori, dei produttori di formaggio e alle associazioni di categoria»

 

coldiretti polvere di latte per il formaggio«Sul latte in polvere per la produzione di formaggio la Regione Friuli Venezia Giulia si schiera al fianco di allevatori, produttori ed associazioni di categoria. Convinti che l’Italia, riferimento mondiale delle eccellenze agroalimentari, ha già troppo pagato con la mistificazione delle proprie produzioni, con i ritardi e le contrarietà verso la necessaria etichettatura di origine ed anche con una visione che dietro il comodo paravento del progresso scientifico nasconde l’idea di un’agricoltura massificata e piegata esclusivamente alle logiche delle grandi multinazionali» ha dichiarato l’assessore regionale alle risorse agricole e forestali Cristiano Shaurli.

cristiano shaurli«Accanto alla contrarietà nelle sedi istituzionali serve però anche il lavoro quotidiano – ha indicato l’assessore -: la scelta di certificazioni che diano sicurezza al cittadino e gli permettano di capire cosa mangia, come è prodotto e da dove viene il cibo che ha sulla tavola, ed il marchio “Aqua” è per noi prima importante risposta. Serve l’orgoglio di una Regione in grado di costruire le proprie filiere garantite per permettere al consumatore di sceglierci. Serve anche una visione nuova su cui Expo ha grandi responsabilità e possibilità: la sfida non può essere solo più disponibilità di cibo a costi inferiori a fronte del grande aumento di popolazione, ma una stagione fatta di solidarietà, di educazione alimentare, di educazione ad un consumo migliore e responsabile ricordandosi sempre che se 800 milioni di persone non hanno accesso al cibo ve ne sono quasi 2 miliardi che hanno problemi legati all’alimentazione».

Secondo Shaurli «certo, problemi mondiali, ma che devono informare il lavoro quotidiano di una Regione che orgogliosamente vuol tenere insieme le proprie istituzioni scientifiche d’avanguardia con la propria eccezionale biodiversità».