Friuli Venezia Giulia, rinnovata concessione per cinquant’anni alla Siot

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L’impianto assicura l’alimentazione di petrolio ad Austria, Germania e Repubblica Ceca e costituisce il 75% dei traffici del porto di Trieste
 

siot petrolio trieste dolinaIn funzione dal 1964, il terminal petrolifero del punto franco olii minerali del porto di Trieste della Siot ha fatto diventare il capoluogo giuliano il principale porto petrolifero del Mediterraneo. Che possiede anche 32 depositi di stoccaggio situati a Dolina. Da qui il greggio arriva alle otto raffinerie (una in Austria, cinque in Germania e due nella Repubblica Ceca) rifornite dall’oleodotto transalpino.

La Siot (Società Italiana per l’Oleodotto Transalpino) ha ricevuto il rinnovo della concessione demaniale marittima per ulteriori 50 anni, rilasciato dall’Autorità portuale. «Una concessione che ci permette di mantenere e sviluppare un investimento strategico nel porto di Trieste» ha detto la presidente della Regione, Debora Serracchiani. Il documento di rinnovo della concessione è stato sottoscritto, nella sede dell’Autorità portuale, dal presidente Zeno D’Agostino e dalla presidente di Siot, Ulrike Andres, che era accompagnata dal direttore Paolo Privileggio.

«Da tempo la Regione – ha detto la presidente Serracchiani, presente all’atto della firma – è impegnata a consolidare e a incrementare i traffici del porto di Trieste. La firma di questa concessione cinquantennale con la SIOT ci consente di mantenere qui a Trieste la presenza del più importante terminalista italiano, rendendo possibile la programmazione di nuovi investimenti».

«Per la Regione – ha aggiunto Serracchiani – Siot rappresenta un’impresa di primaria importanza, per il volume di traffici che sviluppa, per i rapporti con Austria, Germania e Repubblica Ceca, per l’occupazione e l’indotto che garantisce, per le tasse che lascia in Friuli Venezia Giulia».

Come ha ricordato anche Zeno D’Agostino, Siot costituisce una presenza di prim’ordine, per volume e valore del traffico. Al terminal dell’oleodotto transalpino attraccano ogni anno più di 500 navi che sbarcano 41,5 milioni di tonnellate di greggio (il 75% del traffico del porto di Trieste), assicurando il 90% del fabbisogno dell’Austria, il 40% della Germania (la totalità per Baviera e Baden-Wurttemberg) e il 50% della Repubblica Ceca.

Siot ha un fatturato di 82,3 milioni di euro, 117 occupati diretti e un indotto di altri 600. Siot ha ricadute sull’economia nazionale e locale pari a 75 milioni di euro all’anno, tra cui 6,7 milioni di sole tasse portuali, 11 milioni di servizi di rimorchio e altri 6 di servizi tecnico-nautici.

Il rinnovo della concessione, ha ricordato la presidente Andres, permette adesso a Siot di pianificare nuovi investimenti, pari a 20 milioni di euro nel solo triennio 2015-2017.