Approvato anche un catalogo di misure in materia, elaborato da 30 esperti dei tre territori
“Euregio Tirolo-Alto Adige-Trentino, nuova casa comune: integrazione anziché esclusione”, con un chiaro riferimento a un tema di stretta attualità come quello dell’immigrazione: questo il tema che ha segnato la Giornata del Tirolo 2015, evento che contraddistingue il primo fine settimana del Forum europeo Alpbach e che si è aperto con la funzione religiosa celebrata dal cardinale Christoph Schönborn, arcivescovo di Vienna.
Il presidente della Provincia di Bolzano Arno Kompatscher ha ribadito la connotazione dell’Europaregione quale ponte verso il mondo e la sua vocazione al dialogo e all’incontro: «ad Alpbach parliamo di diseguaglianza, che è motivo dei flussi migratori di persone in fuga da guerra e miseria, ma c’è anche una diseguaglianza positiva, quella che viviamo nell’Euregio tirolese tra cittadini di lingua italiana, tedesca e ladina. Una varietà che è un plusvalore da tutelare». Proprio alla luce di questa esperienza, ha ricordato Kompatscher, «abbiamo la vocazione a gestire questa varietà che nasce anche dai flussi migratori». Tra le misure principali sono state individuate il miglioramento dell’accesso dei migranti al mercato del lavoro e la promozione del plurilinguismo.
Il presidente del Tirolo Günther Platter ha ricordato che nella questione dei rifugiati la comunità europea dei valori funziona solo se tutti gli Stati assumono responsabilità: «viviamo da anni in pace e benessere, e questo privilegio è per noi un impegno ad aiutare le persone in difficoltà. Ai profughi di guerra dobbiamo offrire la nostra solidarietà, rendendo possibile l’apprendimento linguistico e un’occupazione. Questa è una sfida per i prossimi decenni».
Franz Fischler, presidente del Forum europeo di Alpbach, ha ringraziato le tre amministrazioni dell’Euregio e il Comune di Alpbach per il sostegno ai lavori di ampliamento del Centro Congressi: «in futuro continueremo con sempre maggiore dedizione ed innovazione».
I rappresentanti politici dell’Euregio hanno sottolineato che proprio la cooperazione transfrontaliera fra i tre territori del Tirolo storico dimostra il potenziale di un’area capace di collegare le culture e hanno ringraziato il gruppo di lavoro Euregio-Lab che tra marzo e giugno ha elaborato il documento base sull’integrazione nell’Euregio: trenta esperti che hanno delineato i principi per un’inclusione di successo nei settori della società, delle lingue e dell’economia.
L’attuazione di questo catalogo di idee è stato discusso ad Alpbach con i presidenti dell’Euregio. Tra le misure principali sono state individuate il miglioramento dell’accesso dei migranti al mercato del lavoro e la promozione del plurilinguismo. Nel Congress Centrum si è svolta la cerimonia di consegna del “Premio giovani ricercatori Euregio” 2015, dotato di 2.000 euro e finanziato dalla tre Camere di commercio. Quest’anno il riconoscimento è andato a pari merito a Verena Wisthaler (EURAC Bolzano) e Gracy Pelacani (Università di Trento). La prima ha condotto uno studio comparativo sul concetto di patria nelle aree con minoranze (Alto Adige, Corsica, Paesi Baschi, Galles e Scozia) secondo il punto di vista dei vari partiti e con riferimento all’integrazione. La seconda ricercatrice ha illustrato come le esperienze nella tutela delle minoranze possano essere utilizzate per una politica dell’integrazione di successo.