Il motore economico del NordEst “tira” bene e vede rosa. La crescita continua per il per il V trimestre consecutivo per i 34 distretti triveneti, con +11,4% delle esportazioni nel secondo trimestre del 2011 (+16,9% in particolare i tre poli dell’alta tecnologia). A trainare l’export la Cina (+46,7%), verso la quale le esportazioni hanno raggiunto nel periodo i 265 mln di euro. Confermata la ripartenza della Russia (+21,2%). L’analisi dell’andamento del settore è di Intesa Sanpaolo che ha pubblicato il tradizionale rapporto.
In termini assoluti, l’export di Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige nel trimestre aprile-giugno 2011 è stato pari a 6 miliardi di euro, con un guadagno netto di 615 mln sullo stesso periodo 2010 (+1,1 miliardi rispetto al momento peggiore della crisi nel secondo trimestre 2009). I distretti veneti crescono del 12,8%. Ottime le performance del sistema moda (calzature Riviera Brenta, occhialeria di Belluno e la concia di Arzignano), dell’agro-alimentare (prosecco Conegliano Valdobbiadene, carni di Verona), e della meccanica strumentale di Vicenza).
Rallentano, invece, i distretti del Friuli Venezia Giulia: la crescita sui mercati esteri si è fermata al 4,5%. Pesano la forte frenata della componentistica e termomeccanica e gli arretramenti degli elettrodomestici di Pordenone e dei coltelli e forbici di Maniago. Meglio il mobile di Pordenone e i vini del Friuli.
Secondo l’analisi di Intesa SanPaolo restano brillanti i distretti del Trentino Alto Adige, che per il III trimestre consecutivo hanno registrato un aumento, in questo caso del 23,6%. In crescita tutti i 6 distretti della regione, trainati sia dalle mele dell’Alto Adige che da quelle del Trentino.
Tuttavia sono ancora molti i distretti lontani dai livelli di export pre-crisi. I dati relativi agli ammortizzatori sociali confermano il quadro a luci e ombre emerso analizzando i flussi di export: nei primi 8 mesi 2011 si e’ assistito a un ridimensionamento del numero di ore di CIG, specie ordinaria. Tuttavia, le ore di CIG straordinaria pur rallentando, sono rimaste su livelli storicamente elevati. Il brusco peggioramento delle condizioni di domanda esterna nel corso dei mesi estivi rallenterà sensibilmente il percorso di recupero.
Oltre a Cina e Russia ha iniziato ad acquisire un ruolo maggiore il Brasile, dove le esportazioni, guidate dai distretti della meccanica, hanno raggiunto i 63 mln di euro. Il contributo maggiore è venuto dai tradizionali sbocchi commerciali, guidati da Germania (+15,8%) e Francia (+18,2%). Bene anche l’export per gli Usa (+11%). Quasi ferme le esportazioni verso la Spagna, negative quelle verso Regno Unito, Giappone e Grecia.