Provincia di Trento, un “tavolo azzurro” per rilanciare il turismo in affanno

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Prima riunione dell’organismo di coordinamento tra le istituzioni locali e le categorie economiche

 

tavolo azzurroPrima riunione del “tavolo azzurro”, il nuovo organismo di coordinamento delle strategie del sistema turistico trentino presieduto dall’assessore provinciale competente Michele Dallapiccola. All’ordine del giorno la presentazione – e successiva approvazione, da parte del tavolo, in vista dell’adozione finale che spetterà alla Giunta provinciale – del piano strategico pluriennale, nonché la conferenza provinciale di settore che si terrà il prossimo novembre. 

«In questa sede abbiamo finalmente la possibilità di affrontare in maniera organica l’insieme delle problematiche che interessano il nostro settore – ha detto Dallapiccola –. Partiamo significativamente dal Piano strategico, messo a punto dai rappresentanti delle categorie interessate in collaborazione con l’assessorato, che rappresenta il punto centrale, il core business del processo di riforma, e che verrà a breve approvato anche dalla Giunta». Generale apprezzamento per l’istituzione del tavolo è stata espressa da tutti i soggetti pubblici e privati coinvolti, chiamati ad elaborare le linee strategiche della promozione e della commercializzazione turistica sui diversi mercati. Si è parlato inoltre d’imposta di soggiorno, con alcune modifiche in arrivo di carattere burocratico, semplificando la certificazione riguardante i minori e le comunicazioni a carico degli operatori turistici, con l’ausilio della tecnologia: una nuova interfaccia è in preparazione è sarà disponibile entro l’autunno.

Il direttore di Trentino Marketing, Maurizio Rossini, ha illustrato i contenuti del piano, che riprende innanzitutto le linee guida della riforma, tra cui, in sintesi, logica di programmazione strategica integrata, centralità della costruzione del prodotto turistico, passaggio dal portale del web a uno strumento multipiattaforma, necessità di orientare il marketing verso progetti strategici su scala provinciale. Il piano prosegue enumerando i punti di forza del Trentino, assieme anche ai punti di debolezza, fra cui il tasso di occupazione mensile dei posti letto, inferiore ad altre realtà, come l’Alto Adige e il Tirolo. Se in alcuni periodi dell’anno esso è nettamente superiore alla media nazionale annua, in altri, come ottobre-novembre, è più basso, e va migliorato.

Il documento illustra le opportunità di sviluppo del settore, interessato a livello generale da un andamento in continua ascesa, dalla crescita dei mercati lontani, dalla persistente crescita di una domanda che fa leva sull’ambiente e la qualità della vita. Le minacce principali sono determinate fra le altre cose dalla crisi del mercato italiano, ma anche dalla crescita della competizione globale, dal calo delle risorse da destinare alla promozione e finanche dalle incognite delle prenotazioni sul web, che pure costituisce una grande opportunità. A fronte di questo contesto, è stato individuato un percorso strategico che deve portare ad elevare il risultato economico di imprese e addetti, aumentando l’occupazione dei posti letto e la spesa media del turista sul territorio. Come? Ad esempio, estendendo le stagionalità, individuando nuovi modelli di servizi e nuovi obiettivi, aprendosi ancora maggiormente all’internazionalizzazione e fidelizzando  il turista.

Varie le azioni puntuali da sviluppare e i settori da rafforzare: dalla prenotazione digitale all’adozione della “carta dell’ospite”, che si sta sperimentando quest’anno (i primi segnali dalla Val di Sole sono molto incoraggianti), dal miglioramento dei servizi di informazione al cliente al potenziamento del marchio Trentino (anche attraverso azioni mirate come le collaborazioni sportive) e dell’accessibilità. Sul piano operativo, entro il 31 maggio di ogni anno, Trentino Marketing dovrà definire con il “tavolo azzurro” le scelte strategiche e gli investimenti per l’anno successivo, da presentare alla Provincia entro il 30 giugno.

La sfida dei prossimi anni sarà quella di vendere più e meglio non tanto la vacanza, quando il sistema Trentino turistico nel suo complesso. I mercati di riferimento più importanti saranno Italia, il Club di Mercato rappresentato dal mondo tedesco (Germania-Austria-Svizzera), altri paesi europei come Olanda, Belgio, Russia, l’Est europeo, esplorando anche nuovi mercati e nuovi obiettivi come Cina e Corea del Sud.

Molti gli spunti raccolti nel corso della discussione, da cui è emerso un generale apprezzamento del Piano e dei suoi contenuti. Lo sforzo comune al quale sono chiamati tutti gli attori del sistema è di fare rete e di accrescere le sinergie, superando quella tendenza alla frammentazione che in passato ne ha condizionato i comportamenti e i risultati.trentino punti di debolezza turistica