Nodo ferroviario di Udine, 50 milioni di euro da Rfi per migliorare il servizio

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Serracchiani: «l’investimento consentirà di potenziare lo scalo»

 

europa binari ferrovia scambi«La regione Friuli Venezia Giulia ha ricevuto in questi giorni la conferma che le coperture per le fasi successive agli interventi infrastrutturali del nodo ferroviario di Udine, pari a 50 milioni di euro, vengono garantite dal contratto di Programma 2012-2016/parte investimenti di Rete ferroviaria italiana (Rfi)», ha dichiarato la presidente del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani. L’intervento di riassetto funzionale del nodo ferroviario di Udine rappresenta la seconda fase che segue l’attivazione del nuovo collegamento tra Udine Parco e PM Vat, consentendo un notevole abbattimento degli impatti, tra i quali quello acustico e delle vibrazioni causate dai treni merci. 

Il primo intervento, conclusosi lo scorso aprile, in anticipo rispetto al previsto, ha impiegato i 10 milioni di euro stanziati per questa opera dal decreto del “Fare” (altri 20 milioni dello stesso decreto erano stati destinati per la velocizzazione della linea Venezia-Trieste in Friuli Venezia Giulia), e ha consentito di spostare oltre il 60 per cento del traffico merci della relazione Venezia/Udine-Tarvisio sulla linea esterna di “cintura”.

«Con il cambio orario dello prossimo dicembre – ha osservato l’assessore regionale alle Infrastrutture Mariagrazia Santoro – potremo puntare a spostare il cento per cento dei treni merci sulla linea esterna e finalmente abbiamo la certezza che i lavori continueranno portando evidenti benefici alla città, anche in relazione ai problemi generati dai treni passeggeri sulla linea “interna” e al sistema produttivo con la nuova stazione merci a Cargnacco, sulla direttrice Udine-Cervignano, che gestirà tutto il traffico merci attualmente attestato a Udine Parco e fungerà da supporto per la gestione degli scambi con gli impianti industriali di Abs e Ziu/Zau».

Il nuovo intervento, del costo complessivo di 50 milioni di euro, riguarderà il nuovo Prg ferroviario di Udine Centrale con la centralizzazione del collegamento tra Udine e Udine Parco (realizzando un sistema a 3 binari tra Udine Centrale ed Udine Parco); il nuovo sistema di gestione della circolazione nel nodo ferroviario di Udine; la realizzazione di un posto di comunicazione all’altezza dell’ex bivio Cividale per garantire maggiore flessibilità d’esercizio. Successivamente, a valle del perfezionamento dell’iter progettuale e dello studio delle fasi realizzative, verrà realizzata un nuovo hub/scalo merci in corrispondenza dell’attuale bivio Cargnacco e sarà attivata la bretella di collegamento tra la linea proveniente da Cervignano e quella proveniente da Gorizia.

«In pochi anni – ha sottolineato la presidente Serracchiani – abbiamo ottenuto dal Governo nazionale e da Rfi 60 milioni di euro che stanno consentendo un’importante intervento infrastrutturale nella nostra regione in uno dei punti considerati veri e propri “colli di bottiglia”, a dimostrazione di come il lavoro congiunto con il Governo, Rete ferroviaria italiana e Trenitalia porta evidenti risultati al territorio regionale. Abbiamo fatto un altro passo in avanti, adesso possono partire i cantieri».