La scomparsa di Giuseppe Bortolussi dopo una lunga malattia

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Cgia mestre giuseppe bortolussi bis copia

La morte del segretario dell’Associazione artigiani di Mestre chiude un ciclo legato alla scoperta delle potenzialità del NordEst

 

Cgia mestre giuseppe bortolussi bis copiaNella tarda serata di domenica 5 luglio è mancato Giuseppe Bortolussi, segretario della Cgia. Nato a Gruaro (Ve) il 4 agosto 1948, dal 1980 era alla guida dell’Associazione degli artigiani di Mestre che ha contribuito a fare conoscere al grande pubblico grazie all’istituzione dell’Ufficio studi della Cgia, a partire dagli anni ’90, diventando uno dei maggiori esperti a livello nazionale delle tematiche legate al NordEst, al fisco e alla piccola e micro impresa.

Bortolussi si è impegnato in prima persona in politica: tra il 2005 e il 2010 è stato assessore al commercio del comune di Venezia nella Giunta guidata da Massimo Cacciari. Nel 2010 ha partecipato alle elezioni regionali in Veneto in qualità di candidato presidente della coalizione di centro-sinistra.

Lascia la moglie, Mara, e le figlie Valentina, Gaia e Martina dopo aver lottato con la malattia che lo aveva colpito alcuni mesi addietro.

La morte di Bortolussi è stata commentata dal governatore del Veneto, Luca Zaia, con un «abbiamo perso un Veneto vero, se ne va un pezzo della nostra recente storia regionale. Un uomo forte, determinato, scrupoloso negli approfondimenti di temi ai quali dedicava molto più che un normale interesse professionale, a difesa di quel sistema economico ed imprenditoriale che ha fatto la storia del NordEst – prosegue Zaia –. Ma anche un avversario leale, una persona con la quale, pur da posizioni diverse, ho avuto modo di confrontarmi in modo corretto e costruttivo».

Anche Zaia ricorda il contributo di Bortolussi e dell’Ufficio studi della Cgia: «a lui in particolare si deve la creazione di quell’Ufficio studi che da oltre vent’anni, attraverso attente analisi e puntuali accertamenti, fornisce preziosi elementi di valutazione sugli scenari economici, sull’azione dello Stato e dei governi in materia economica, fiscale e produttiva. Un laboratorio che in questi anni ha prodotto indagini e statistiche libere, oggettive e sempre più autorevoli, offrendo chiavi di lettura di fenomeni che hanno caratterizzato la vita politica del nostro Paese».

Un ricordo alla figura di Bortolussi e quello che ha significato per il mondo dell’artigianato veneto viene dal Luigi Curto, presidente regionale di categoria: «ciao Segretario. Forse è questa la frase, tra le tante rimbalzate tra ieri e oggi sui social, sulle teste on line e sui quotidiani non solo locali, che meglio racchiude, nella sua brevità, tutto quello che era Giuseppe Bortolussi. E non a caso arriva dalla sua Cgia di Mestre, la sua creatura, la sua “casa”. Giuseppe Bortolussi era “Il Segretario”».

CGIA giuseppe Bortolussi ufficio«Ci ha lasciato – prosegue Curto – una grande persona, dotata di capacità non comuni. Le sue opinioni erano sempre tenute in grande considerazione da tutti. Quelli che la pensavano o meno alla sua maniera, dentro e fuori dal mondo associativo della Confartigianato, nei partiti in cui lui si riconosceva ed in quelli avversari. Tutti riconoscevano in lui una specie di sesto senso. Intuiva prima di altri “la notizia”, quali i numeri che andavano, il più rapidamente possibile, cercati ed elaborati. E soprattutto era uno straordinario interprete di quelle cifre che, ai più, non davano le stesse indicazioni. In una metafora calcistica racchiudeva in se i fondamentali ruoli sia di regista che di rifinitore. In una squadra però di colleghi decisamente molto preparati che lo hanno supportato con un lavoro egregio affinatosi ed arricchitosi negli anni».