Aperte le sottoscrizioni per i cittadini in possesso dei requisiti. Kompatscher e Tommasini presentano l’iniziativa
Decolla ufficialmente in Alto Adige il “Risparmio casa” o “Bausparen”, prima forma del genere attuata in Italia, che si affianca ai classici finanziamenti per l’edilizia abitativa e non li sostituisce ed è pensato in primo luogo sia per i giovani che per il ceto medio, con reddito troppo alto per accedere al contributo pubblico ma allo stesso tempo troppo basso per potersi permettere l’acquisto di un’abitazione sul libero mercato. Il modello abbina infatti il contributo per acquisto, costruzione o risanamento della prima casa alla pensione complementare.
L’iniziativa è stata presentata dal presidente della provincia Arno Kompatscher, dall’assessore all’edilizia abitativa Christian Tommasini e dai partner del progetto (banche e fondi pensione).
Kompatscher ha ricordato che la Provincia in questi anni ha investito molto nella politica della casa, a cominciare dai finanziamenti per costruzione, acquisto e recupero di cubatura abitativa e agli anticipi sulle detrazioni fiscali. «Questo impegno è anche un motore dell’economia, ma la nostra politica ha soprattutto l’obiettivo di soddisfare il bisogno primario dei cittadini di avere un’abitazione propria. Affrontiamo questa esigenza con numerosi strumenti, e tra questi figura anche il risparmio casa, impostato in modo chiaro e adeguato alle esigenze dei cittadini». Di fatto, come ha ricordato l’assessore Tommasini, con l’aiuto della Provincia vengono ampliate le prestazioni del fondo complementare, in quanto il capitale accumulato nel fondo pensione convenzionato apre l’accesso a un mutuo agevolato. «E questo strumento aggiuntivo presenta ulteriori vantaggi rispetto agli attuali aiuti: per il risparmio casa non c’è limite di reddito né vincolo sociale», ha osservato Tommasini. L’assessore ha ringraziato tutti i partner privati e pubblici che hanno creduto nel progetto.
Presupposto per il “Risparmio casa” è quindi l’iscrizione a un fondo complementare convenzionato. Riguardo ai requisiti, gli interessati non devono aver superato i 55 anni di età, devono risiedere in Alto Adige da almeno 5 anni, devono essere iscritti da almeno 8 anni a un fondo pensione convenzionato e vogliono costruire, acquistare o ristrutturare una prima casa in Alto Adige. Se sono in possesso di questi requisiti, possono rivolgersi a una delle banche aderenti alla convenzione. In concreto, l’interessato presenta alla banca la sua domanda di concessione di un mutuo “Risparmio casa”, la banca verifica i requisiti e valuta il piano di finanziamento e, in caso di esito positivo, stipula il contratto di finanziamento del mutuo “Risparmio casa”, che ha un importo massimo pari al doppio del capitale maturato nel fondo pensione (quota minima maturata di 15.000 euro). Grazie al contributo finanziario della Provincia, il mutuo del Risparmio casa può mantenere un tasso fisso dell’1,5%.
L’intera trattazione della pratica viene affidata esclusivamente alle banche che aderiscono al progetto e in tal modo si precisa chiaramente a suddivisione dei compiti: la Provincia mette a disposizione i mezzi finanziari (dotazione iniziale di 20 milioni di euro), Pensplan certifica la posizione ai fini pensionistici e le banche con i loro consulenti si occupano di tutti i passaggi operativi. A Palazzo Widmann i rappresentanti degli istituti di credito (i direttori generali Zenone Giacomuzzi per la Cassa centrale Raiffeisen, Nicola Calabrò per la Cassa di risparmio e Johannes Schneebacher per la Banca popolare) hanno ribadito il sostegno e l’interesse per il Bausparen e in generale per progetti innovativi e nuove forme di cooperazione nel finanziamento tra l’ente pubblico e le banche. Le informazioni ai cittadini sul modello risparmio casa, oltre che in banca, prevedono tre appuntamenti dopo l’estate: una settimana dedicata al “Bausparen”, la presenza alla Fiera dell’edilizia abitativa e alla Fiera d’autunno.