Motore anteriore, trazione posteriore, sospensioni a quadrilateri, bilanciamento 50/50: gli ingredienti per tentare la scalata a Bmw, Audi e Mercedes
Lungamente attesa, finalmente la nuova Giulia di Alfa Romeo è stata svelata nel rinnovato museo Alfa ad Arese. Si tratta di una vettura di ampie dimensioni, di carattere sportivo, specie all’anteriore, mentre al posteriore delude un po’ per la massiccia coda (altri prodotti sono più emozionali e riusciti). Non ancora disponibili i dati relativi agli interni e alla gamma delle motorizzazioni: si sa solo che il vertice della gamma Giulia, la Quadrifoglio Verde, sarà spinta da un V6 turbo benzina sviluppato da Ferrari capace di scaricare sull’asse posteriore 510 Cv, con consumi ridotti grazie alla disponibilità della disattivazione dei cilindri a carichi parziali.
Grazie alla cavalleria di cui dispone, la Giulia Q.V. riesce ad accelerare 0-100 km/h in 3,9 sec. Mentre la ripartizione equilibrata dei pesi sui due assi e le sospensioni a bracci multipli dovrebbero assicurare una buona qualità di guida, specie nei tratti misti, grazie anche alla presenza di un differenziale “Torque vectoring” che ripartisce al meglio la coppia sulle ruote interne alla curva.
Anche le sospensioni sono sotto l’egida dell’elettronica con lo “Chassis Domain Control”, il “cervello” dell’elettronica di bordo, che assegna a ciascuno di essi un compito preciso per ottimizzare le prestazioni e il piacere di guida, cui s’aggiunge il selettore “Alfa DNA” che modifica il comportamento dinamico del veicolo in base alle scelte del guidatore: Dynamic, Natural, Advanced Efficient (modalità di risparmio energetico che per la prima volta viene introdotta su un’Alfa Romeo) e ovviamente Racing (sulle versioni ad alte prestazioni).
Per ridurre i pesi ampio ricorso a materiali leggeri, quali l’alluminio e le materie plastiche, con qualche incursione del carbonio.
Queste le prime notizie disponibili alla presentazione. Si vedrà prossimamente se le aspettative sono in linea con quelle caratteristiche necessarie per fare breccia negli appassionati delle auto sportive e di lusso, finora empireo incontrastato di Audi, Bmw e Mercedes, solo marginalmente intaccato da nuovi marchi come Lexus ed Infiniti. In tanti cercano il lusso (e i suoi ricchi margini commerciali), ma in pochi riescono a vincere sul mercato.
