Manca: «abbiamo fatto investimenti importanti per ammodernare la pista. Ad Ecclestone abbiamo dato la nostra disponibilità»
Se l’autodromo di Monza mostra sempre più i limiti di una struttura vecchia e poco mantenuta, con il rischio che la storica pista realizzata nel parco reale potrebbe non più ospitare il tradizionale Gran premio d’Italia di Formula 1, Imola si è mossa per tempo ammodernando la struttura. Una delegazione del comune di Imola guidata dal sindaco Daniele Manca nei giorni scorsi si è recata a Londra dal patron della Formula 1, Bernie Ecclestone: «abbiamo rappresentato la volontà e la disponibilità della nostra città e del nostro autodromo di essere parte di un grande progetto nazionale per mantenere la presenza della Formula Uno in Italia: questo è il nostro obiettivo e il nostro orizzonte».
Manca dice «sappiamo che in Italia non c’è solo un autodromo, ce ne sono due – ha osservato – a Ecclestone abbiamo detto noi siamo qui per dare una mano al Paese per poter mantenere un Gran premio in Italia anche con meccanismi di alternanza tra gli autodromi che ad oggi a me pare ancora la soluzione migliore». Al numero uno del Circus motoristico mondiale, ha proseguito Manca, abbiamo «presentato gli investimenti fatti sull’Autodromo per dire a chi decide dove collocare i Gran Premi nel mondo che Imola vuole sedersi a quel tavolo ed è disponibile a fare la sua parte per mantenere in Italia questo evento anche nel 2017».
Parlando ancora della struttura imolese, Manca ha poi aggiunto che «anche quest’anno avremo diversi investimenti, realizzeremo una nuova sala stampa, abbiamo un museo e attività all’interno. Stiamo trasformando un luogo chiuso che viveva tre giorni all’anno con la Formula Uno in un luogo aperto che deve vivere 365 giorni all’anno». Nel circuito, ha sottolineato ancora, «abbiamo già ospitato il Mondiale Superbike con oltre 60.000 presenze, abbiamo ospitato l’arrivo di una tappa del Giro d’Italia, ospiteremo una delle tappe italiane del tour della band rock AC/DC che porteranno oltre 100.000 persone». Di fatto, ha concluso, l’Autodromo, rappresenta una «piattaforma che ha grandi potenzialità, che oggi ha un suo equilibrio» economico ed è «in ordine per essere considerata una opportunità anche per la Formula 1 in futuro».
