Diagnosi del cancro con il calore dell’occhio: il progetto “Eye-check”

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UniTn StartUpLab gruppo vincitori EyeCheck
UniTn StartUpLab gruppo vincitori EyeCheckL’Università di Trento promuove un’innovativa iniziativa sviluppata dal concorso “Start Up Lab”

E’ “Eye-check” il progetto vincitore della terza edizione dello “Start Up Lab”, il laboratorio dove studenti di master, dottorato e post-doc lavorano assieme per sviluppare idee innovative, assistiti da un gruppo di tutor costituito da startupper, imprenditori, manager, accademici e consulenti italiani e stranieri. L’iniziativa, organizzata dall’Università di Trento in collaborazione con l’Istituto di arti grafiche Pavoniano Artigianelli, si è conclusa nei giorni scorsi con la premiazione dei 12 progetti presentati dai vari gruppi di lavoro.

Gli studenti Daniel Adrian Lungu e Diana Bassi del Dipartimento di Economia e Management, insieme con Elena Kalinina, Péter Kiss, Jurian van Dalfsen e Savita Seetaraman del Dipartimento di Ingegneria e Scienza dell’informazione, si sono aggiudicati il primo posto, davanti ai promotori dei progetti “Lexally” and “TVBox”, secondi a pari merito, e “Univerius”. Tre minuti di presentazione, quattro di dibattito serrato di fronte a una giuria internazionale, tra cui anche esperti del settore come Arcot Desai Narasimhalu, professore e direttore dell’Institute of Innovation della Singapore Management University: è così che i sei studenti vincitori studenti hanno ottenuto il miglior punteggio.

Il loro progetto è consistito nella realizzazione di una termocamera che, tramite la tecnologia a infrarossi, è in grado di diagnosticare la presenza di masse tumorali nell’occhio del paziente. “Eye-check” verrà ora sostenuto dall’Università di Trento per partecipare ad una competizione globale di innovazione studentesca, il Virginia Tech Knowledge Work, che si tiene ogni anno ad agosto negli Stati Uniti e che già ha dato grandi soddisfazioni ai team di Trento. I precedenti vincitori dello “Start Up Lab”, infatti, hanno conquistato il “People’s Choice Price” di 5.000 dollari nel 2013 e il primo premio assoluto, di 25.000 dollari, nel 2014. Un riconoscimento importante della qualità della formazione proposta dal laboratorio trentino, che ha convinto molti ad iscriversi a questa terza edizione. Il numero di domande è più che raddoppiato nel corso di appena tre anni e i partecipanti, che nel 2013 erano 50, nel 2015 sono stati 83, in rappresentanza di 28 diverse nazionalità.

“Start Up Lab” è un percorso che dura tre mesi, durante i quali i partecipanti sono esposti ad otto sessioni formative gestite da Alessandro Rossi, un accademico specializzato nel campo del management dell’innovazione, e Vittorino Filippas, imprenditore nel campo delle ristrutturazioni aziendali. Non c’è solo, però, la parte formativa: una ventina di tutor, attraverso varie sessioni di mentorship, aiutano gli studenti, organizzati in gruppi, a ottimizzare la loro business idea.

L’obiettivo del corso è quello di offrire le conoscenze di base e far di sperimentare assieme gli atteggiamenti vincenti per affrontare l’innovazione con approccio imprenditoriale. A beneficiarne saranno gli studenti, che avranno maggiori possibilità di impiego, ma anche le aziende, che potranno usufruire dell’alta specializzazione dei nuovi assunti. Non è un caso, infatti, che a sostenere e a finanziare il laboratorio sia la Fondazione Trentino Università, da sempre anello di congiunzione tra l’Ateneo e le imprese del territorio. I meriti del progetto, del resto, sono stati riconosciuti anche a livello internazionale: nel corso di questi due anni lo Start Up Lab è stato scelto come unità formativa d’eccellenza su innovazione ed imprenditorialità per gli studenti di master e ai dottorandi appartenenti allo European Institute of Technology (EIT).