Sottoscritto anche accordo tra la Finest e la locale Camera di commercio
La macrostrategia adriatico-ionica, con risorse disponibili pari a quasi 100 milioni di euro, e il programma di cooperazione transfrontaliera Italia-Croazia 2014-20, con oltre 200 milioni di euro di finanziamenti Ue, accanto al miglioramento delle relazioni con le realtà regionali croate più vicine, rappresentano la trama sulla quale tessere più concreti rapporti istituzionali, economici e commerciali tra il Friuli Venezia Giulia e la Croazia.
Lo hanno confermato a Zagabria gli incontri che la presidente della Regione, Debora Serracchiani, ha avuto con il ministro alla Scienza e all’Educazione, Vedran Mornar, con i sottosegretari agli Affari esteri e allo Sviluppo regionale e ai Fondi europei e con la vice presidente del Parlamento, Dragica Zgrebec. Trasporti, energia e crescita blu, in particolare, sono gli aspetti sui quali Friuli Venezia Giulia e Croazia hanno concordato di lavorare nell’ambito del programma transnazionale adriatico-ionico. Comune priorità, l’attivazione e il rafforzamento dei servizi marittimi internazionali di linea nell’Alto Adriatico, con nuove connessioni merci funzionali a un collegamento con il Corridoio ferroviario adriatico-baltico.
Durante gli incontri è emersa anche la volontà di avviare una concreta cooperazione bilaterale nel settore delle tecnologie blu, della cantieristica, del trasporto via mare, della logistica, dei servizi per la navigazione e diportismo. Serracchiani ha ricevuto anche un consenso di massima del ministero per lo Sviluppo regionale per l’allargamento alla Croazia del distretto della pesca Nord-Adriatico, già costituito dal dicastero delle Politiche agricole con Friuli Venezia Giulia, Veneto ed Emilia-Romagna. Particolare attenzione è stata dedicata alla necessità di giungere entro fine 2015 all’approvazione del piano operativo del programma Italia-Croazia 2014-20. Focus durante gli incontri anche sull’internazionalizzazione, con la regione, ha specificato Serracchiani, «che intende agire in Croazia con il costante supporto di Finest e di Area Science Park di Trieste, due partner fondamentali che debbono poter essere incrementati grazie a specifici accordi che coinvolgano operativamente queste due attori».
I presidenti di Finest, Mario del Savio, e della Camera dell’Economia di Croazia, Luka Burilovic, alla presenza dell’ambasciatore d’Italia Emanuela D’Alessandro hanno sottoscritto un accordo per il consolidamento delle relazioni commerciali volto a migliorare l’export tra le due realtà.
L’accordo stabilisce che la Camera dell’Economia costituisca, presso la sua sede, un desk di assistenza e promozione di nuove attività per le imprese del Friuli Venezia Giulia e del NordEst italiano che operano in Croazia. Questa struttura fornirà alle imprese diversi servizi reali (logistici, informazioni, servizi per l’avvio di investimenti), che potranno beneficiare della copertura istituzionale della Camera dell’Economia della Croazia, facilitando l’accesso ad altri rilevanti stakeholder in Croazia, sia pubblici che privati.
Finest, dal canto suo, promuoverà l’iniziativa tra le imprese del NordEst, in particolare del Friuli Venezia Giulia, anche attraverso Sprint FVG, lo Sportello unico regionale per l’internazionalizzazione delle imprese regionali, raccogliendo l’interesse delle imprese e collaborando direttamente con la Camera dell’Economia per la promozione della destinazione Croazia.
«Finest riveste un ruolo importante nello sviluppo delle imprese del NordEst nello Stato croato. Con oltre vent’anni di collaborazioni con questo Paese, 70 operazioni di investimento, per un ammontare complessivo di più di 44 milioni di euro e un giro d’affari generato di quasi 300 milioni di euro, si configura come uno dei più importanti investitori esteri in Croazia, ruolo che le consente di sostenere efficacemente interessi e obiettivi delle nostre imprese partner nel Paese», ha detto Mauro Del Savio.
Attualmente Finest ha in portafoglio 14 operazioni di investimento in Croazia, per un’erogazione complessiva di circa 9 milioni di euro. La maggior concentrazione di aziende, che nel corso del tempo hanno beneficiato degli interventi della finanziaria per la propria internazionalizzazione in territorio croato, si registra nella provincia di Udine, seguita da Pordenone e Vicenza.
«Con il recente ingresso della Croazia nell’Unione europea – ha evidenziato Del Savio – si è aperto un nuovo orizzonte di opportunità economiche. Le nuove politiche di investimento, sostenute dai fondi strutturali assegnati al Paese, si manifesteranno in incentivi per le aziende e in lavori infrastrutturali sul territorio, che potranno coinvolgere anche le nostre imprese interessate a lavorare in Croazia».
Nuovi progetti targati Friuli Venezia Giulia e Finest in un mercato, come è stato sottolineato nel corso della riunione alla quale sono intervenuti anche il presidente di Informest, Enrico Bertossi, il direttore di Ice Zagabria, Massimo Sessa, e il presidente degli imprenditori italiani in Croazia, Dubravko Hoic, che vede l’Italia quale primo Paese di destinazione dell’export croato e segnala un interscambio commerciale Ita-Cro che rappresenta il 14% del globale generale di questa Nazione.