Formazione professionale trentina, una realtà che raccoglie 6.094 studenti

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pat Ugo Rossi laura Ferrario Federico Samaden con alunni istituto alberghiero Roncegno
pat Ugo Rossi laura Ferrario Federico Samaden con alunni istituto alberghiero RoncegnoPolo d’eccellenza il settore turistico alberghiero

La formazione professionale trentina è una realtà che gestisce circa un quarto dell’intera offerta scolastica provinciale e si basa su 30 centri scolastici che gestiscono 6.094 studenti. Una realtà che assorbe ogni anno risorse per 54 milioni di euro.

I dati sulla frequenza della formazione professionale dimostrano come il Trentino si avvicini ai modelli mitteleuropei (Germania, Austria e Svizzera) in cui un terzo dei giovani dopo la scuola dell’obbligo si inserisce nell’area della formazione professionale. Il 25% dei ragazzi che escono dalle secondarie di primo grado scelgono il percorso delle scuole professionali (32% istituti tecnici, 44% licei). Un altro dato riguarda la probabilità di essere occupati nei giovani attivi di età tra 16 e 27 che sale all’85% per i ragazzi che escono dal diploma e dalla qualifica professionale.

Le recenti indagini PISA sui quindicenni trentini dimostrano che i risultati in italiano, matematica e scienze dei ragazzi della formazione professionale trentina sono molto positivi, se comparati con le regioni limitrofe, e soprattutto in continuo miglioramento, al punto che hanno contribuito ad innalzare negli ultimi anni la media provinciale. Secondo l’indagine Ocse-Pisa del 2013, Trento primeggia non solo rispetto al resto d’Italia, ma anche rispetto alla media Ocse, con performance in linea con quelle dei migliori Paesi europei. Per la matematica il punteggio di Trento era infatti 524, quello dell’Italia 485, mentre la media Ocse era di 494; per le scienze Trento era a 533 punti, l’Italia a 494, la media Ocse a 501; infine per la lettura i punteggi erano Trento 521, Italia 490, media Ocse 496.

Risultati frutto di una scelta precisa volta a rinforzare le competenze di base degli studenti durante il biennio della formazione professionale, per allinearle quanto più possibile agli altri percorsi. Inoltre la formazione professionale investe sulle esperienze lavorative: grazie alle collaborazioni con le aziende e con il mondo artigiano tutti i ragazzi dei terzi anni trascorrono almeno 120 ore in azienda, mentre quelli del quarto almeno 320 ore su un totale di 1.066.

L’istruzione e formazione professionale offre, in forma integrata, opportunità di arricchimento culturale e abilità tecnico-professionali. Questi percorsi si fondano su attività laboratoriali in costante collegamento con il mondo produttivo e su sistematiche opportunità di stage e alternanza “scuola-lavoro”. Alla fine del triennio si consegue una qualifica professionale, direttamente spendibile sul mercato del lavoro per occupare ruoli operativi. Attraverso un eventuale ulteriore anno (quarto) si consegue un diploma professionale, utile per l’accesso a opportunità lavorative tecnico-operative con maggiori livelli di autonomia e responsabilità. I diplomati possono eventualmente accedere a un apposito corso annuale di preparazione per affrontare l’esame di Stato finale dell’istruzione professionale.

L’offerta trentina si basa su tre diverse offerte: il settore agricoltura e ambiente (2 qualifiche e 3 diplomi) consente di maturare, nei rispettivi indirizzi, competenze nell’allevamento, nelle coltivazioni, nella gestione del verde e nella trasformazione agroalimentare; il settore industria e artigianato (12 qualifiche e 10 diplomi) consente di maturare competenze nelle produzioni, lavorazioni industriali e artigianali, nella lavorazione del legno, nell’abbigliamento, nella grafica; quello dei servizi (6 qualifiche e 8 diplomi) consente di maturare competenze relative a vari ambiti professionali: alberghiero e della ristorazione, acconciatura, estetica, amministrativo, commerciale, animazione turistico-sportiva, sanitario e socioassistenziale.

Positivo il tasso di occupazione al termine del ciclo formativo (dati 2014 a 18 mesi dalla conclusione del percorso scolastico): il tasso di attività (indica quanti giovani si mettono sul mercato del lavoro) è per i qualificati 82%, per i diplomati 86,7%, mentre il tasso di occupazione (indica quanti fra i giovani attivi hanno un lavoro) è rispettivamente del 50,7% e del 68,4%. Il tasso di disoccupazione è del 38,2% per i qualificati e del 21,1% per i diplomati.

Per una realtà fortemente turistica come il Trentino, particolarmente importante è il settore formativo turistico alberghiero, l’Istituto alberghiero di Rovereto e Levico Terme, articolato in due sedi, nonché in un percorso di alta formazione, unico in Trentino, dove crescono i giovani talenti nel settore dell’accoglienza e della ristorazione. L’istituto, infatti, offre ai circa 700 ragazzi e ragazze che lo frequentano non solo la possibilità di diventare operatori e tecnici di “gastronomia e arte bianca” e “dell’accoglienza e dell’ospitalità”, ma anche di acquisire il diploma tecnico superiore di “assistente alla direzione di unità ricettiva”, al termine di un corso biennale. Formazione in aula e nei laboratori di pratica, stage presso aziende, percorsi di affiancamento post diploma, tirocini e altre esperienze creative.

L’istituto offre anche un corso rivolto agli “adulti” per l’ottenimento della qualifica di “gastronomia/arte bianca, ricevimento/ sala bar finanziato con fondi FSE.

Dal 2010, nella sede distaccata di Roncegno Terme, è attivo il ristorante didattico “Sensi”, curato dai quarti anni di cucina e sala bar. Il ristorante didattico non è nato come attività commerciale, quanto come un laboratorio reale in cui gli allievi sperimentano sul campo quanto acquisito nel loro percorso formativo, alternando settimane legate alle materie teorico culturali d’aula a quelle dedicate a pratiche di laboratorio con le specificità dei programmi dei settori ristorativi.

Il corso biennale dell’alta formazione professionale “assistente alla direzione di unità ricettiva” opera nella sede distaccata di Roncegno Terme. Sono coinvolti tre istituti superiori trentini (l’Istituto Don Milani di Rovereto, l’Istituto Marie Curie di Pergine Valsugana e l’Istituto De Carneri di Civezzano), nonché le associazioni di categoria ASAT – Associazione Albergatori ed Imprese Turistiche della Provincia di Trento e UNAT – Unione Albergatori del Trentino. L’alta formazione nel biennio 2013-2015 ha stilato una collaborazione estera con la Scuola Superiore Alberghiera e del Turismo di Bellinzona Svizzera, che ha accredito l’Istituto a due associazione internazionali alberghiere EUHOFA con sede all’ Aia Olanda e AEHT con sede in Lussemburgo, entrambe collegate ai corsi Erasmus.

Le azioni tecnico formative tra alta formazione e quarti anni hanno creare un ambiente di forti sinergie e contaminazione positiva sui temi dell’ospitalità e della gastronomia, dando vita al progetto Hotel & Tourism Campus.

L’Hotel & Tourism Campus, situato presso l’hotel Villa Waiz e l’hotel Villa Flora a Roncegno Terme (sede distaccata di Levico Terme) è il primo rappresentante di una nuova concezione di scuola d’hôtellerie in Trentino. Lo scopo di questi percorsi didattici, è la formazione di quadri intermedi in grado di assumere mansioni di supporto direttivo in aziende alberghiere, consentendo di formare figure professionali complete, e flessibili, in grado di rispondere alle richieste del mercato attuale. Questo progetto mira a formare giovani talenti nel settore dell’accoglienza e della ristorazione, ispirandosi alla filosofie classica delle scuole d’Hôtellerie europee, mantenendo però l’eccellenza della qualità italiana nel settore. A tal fine vengono organizzate uscite tecnico culturali e didattiche, per valorizzare il territorio e aziende, le tradizioni locali, le risorse culturali proposte dai innumerevoli castelli e musei trentini. Le strutture sono inoltre dedicate all’alloggio degli studenti sia trentini che extraregionali: si tratta di un punto di riferimento importante per i ragazzi, nel quale trovare aree studio dove approfondire le materie trattate, entrare in sinergia con altri studenti, sviluppare l’apprendimento e utilizzare le lingue straniere.