Cassa Rurale di Trento: l’assemblea conferma alla presidenza Giorgio Fracalossi

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Cassa Rurale di Trento assemblea 2015
Cassa Rurale di Trento assemblea 2015Il più grande istituto di credito cooperativo di Trento (e uno dei maggiori del NordEst) chiude il 2014 con un utile di 2,6 milioni di euro a fronte di una raccolta di 1.842 milioni e prestiti per 920 milioni

L’assemblea annuale dei 1.934 soci (cui si sono aggiunte 177 deleghe) della Cassa Rurale di Trento ha confermato alla presidenza Giorgio Fracalossi e approvato il bilancio 2014. Confermati gli altri 3 amministratori uscenti Rossana Gramegna, Diego Pedrotti e Mariangela Sandri.

«Prosegue il rafforzamento della Rurale sulla città – ha detto Giorgio Fracalossi -. È ancora il tempo della prudenza, ma siamo pronti per affrontare la ripresa. A guardare dentro le cifre del bilancio della Cassa Rurale di Trento, si scorgono molti indicatori che inducono alla fiducia, pur in un clima di grande incertezza che non ha ancora fatto decollare la domanda di credito (920 milioni di prestiti contro i 974 dell’anno precedente). In crescita la raccolta (un miliardo e 842 milioni rispetto al miliardo 804 milioni del 2013) con un rapporto tra impieghi e depositi al 71%».

La Cassa Rurale conferma la propria solidità: il patrimonio di vigilanza è di 145 milioni di euro, in costante crescita anche negli anni della crisi. Con una rete di 23 sportelli, di cui 3 tecnologici (dotati cioè dell’area “Banch’io”) e 226 collaboratori, la Rurale registra un risultato positivo di 2,6 milioni  anche nel difficile 2014. Utile realizzato dopo aver “svalutato” 22,6 milioni di crediti in sofferenza.

Risultato frutto del buon andamento del margine di intermediazione, ovvero i “ricavi” di una banca, che arriva a 52,1 milioni  contro i 44,1 milioni dell’anno precedente. Merito soprattutto dell’effetto BCE sulla dinamica delle attività finanziarie, con ricavi che sono arrivati a 10,9 milioni (circa il doppio rispetto all’anno precedente). I crediti deteriorati sono attentamente monitorati:  le sofferenze nette sono in leggero calo dai 43,9 milioni del 2013 ai 40,4 dello scorso anno.

CR Trento direttore Giorgio Bagozzi con il presidente Fracalossi«In un periodo di estrema complessità economica e finanziaria – ha affermato il direttore Giorgio Bagozzi – abbiamo dimostrato di reagire all’incertezza con prudenza  ed efficienza. Senza far mancare i servizi ai nostri soci e clienti, che anche quest’anno sono cresciuti».

La Rurale ha acquisito nell’anno 2.141 nuovi clienti e quasi 3.000 nuovi conti correnti. Sono cresciute del 36% le polizze assicurative.

«Attenzione però – avverte Fracalossi – a dare il giusto significato a questi dati. La fiducia dei soci e clienti è fondamentale, ma una banca deve essere soprattutto efficiente e solida per poter svolgere con efficacia la propria funzione. Con questi numeri la Rurale di Trento dimostra la propria solidità e di essere pronta ad accompagnare la ripresa, per interpretare anche in futuro il proprio ruolo al servizio della Comunità e dell’economia reale. Stiamo lavorando con grande prudenza, ma anche il 2015 sarà un anno impegnativo. Questa crisi – ha proseguito Fracalossi – ha cambiato il modo di fare banca: allo sportello meno attività ripetitive e più consulenza. Per questo stiamo rinnovando la nostra organizzazione e la rete distributiva. E siamo disponibili, con umiltà, a fare qualche ragionamento anche sulla riorganizzazione di sistema».