Confindustria Padova, Treviso e Vicenza: nasce “sistema aperto”

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firma accordo confindustrie Treviso maria cristina piovesana Padova massimo pavin e Vicenza giuseppe Ziliotto 2
firma accordo confindustrie Treviso maria cristina piovesana Padova massimo pavin e Vicenza giuseppe Ziliotto 2Da lunedì 18 maggio operativa l’integrazione di tutti i servizi e le attività di consulenza per 6.000 aziende aderenti

Cadono le frontiere provinciali tra le associazioni di categoria di Confindustria: nasce il “sistema aperto” comporto dalle territoriali di Padova, Vicenza e Treviso, i tre territori che contano complessivamente 6.000 imprese associate, “triangolo” comparabile per valore aggiunto industriale (23 miliardi di euro: 2011) alla germanica Westfalia. Lunedì 18 maggio prende il via l’operatività dell’Accordo di collaborazione siglato lo scorso 30 gennaio a Padova, che prevede l’integrazione di tutti i servizi e le attività di consulenza tra le tre associazioni e il libero accesso da parte di tutte le imprese.

Con il debutto del “sistema aperto”, ciascuna delle 6.000 imprese associate a Padova, Treviso e Vicenza può ora liberamente “circolare” e scegliere a quale associazione rivolgersi per questo o quel servizio, indipendentemente dalla Territoriale alla quale è e rimane iscritta, privilegiando di volta in volta specializzazione e competenza.

confindustria PD TV VI logo sistema aperto«Si apre una nuova prospettiva – è scritto in una lettera agli associati dei tre presidenti Maria Cristina Piovesana (Unindustria Treviso), Giuseppe Zigliotto (Confindustria Vicenza) e Massimo Finco (Confindustria Padova) – che conferisce centralità e piena sovranità all’impresa, in linea con la Riforma di Confindustria e con i valori fondanti del nostro essere imprenditori: il libero mercato, l’abbattimento dei vincoli che limitano la concorrenza e il riconoscimento del merito».

L’apertura dell’offerta associativa valorizza le specializzazioni di ogni associazione, evita duplicazioni, alza la qualità e la gamma della consulenza – attraverso una rete di 180 specialisti d’impresa -. Non la mera somma algebrica di strutture, servizi, competenze, ma un processo capace di favorire, attraverso la contaminazione reciproca, nuove idee progettuali e l’implementazione dell’offerta. Il perimetro dei servizi integrati comprende, tra gli altri, ricerca e innovazione, fisco, lavoro e previdenza, diritto d’impresa, education, sicurezza, territorio e urbanistica. Oltre ai già rodati ambiente, internazionalizzazione, credito e finanza.

In questi mesi, le associazioni di Padova, Treviso e Vicenza hanno unificato alcuni standard operativi, per far sì che ciascun imprenditore possa accedere liberamente alle “sezioni riservate” dei rispettivi portali associativi, premessa indispensabile per garantire la “mobilità” delle imprese, che potranno in tal modo iniziare a utilizzare servizi e consulenze erogati anche da un’associazione diversa da quella di iscrizione.

«Con l’accordo tra le associazioni di Vicenza, Padova e Treviso prende il via una nuova stagione associativa – dichiara Maria Cristina Piovesana, presidente di Unindustria Treviso – che per la prima volta pone al centro l’impresa e l’imprenditore associati, per offrire un servizio sempre migliore senza i vincoli di confini che sentiamo ormai superati. Confindustria, con la riforma Pesenti e le esperienze nel territorio, si dimostra vitale e capace di cogliere e valorizzare le trasformazioni in corso nell’interesse prioritario delle imprese e dello sviluppo del Paese».

Secondo Massimo Finco, presidente di Confindustria Padova, «la responsabilità, non la necessità, ci ha portato ad aprire una nuova prospettiva la responsabilità di cambiare pelle per essere ancora più forti nell’azione di tutela e di sviluppo delle imprese. Tre grandi associazioni confindustriali venete hanno scelto di uscire dal passato e costruire una strada nuova. E di farlo subito, perché consapevoli che solo innovando la nostra azione associativa, unendo le migliori competenze e gettando il cuore “oltre” anacronistici confini, saremo capaci di creare valore strategico e rigenerare l’autorevolezza della nostra Rappresentanza. Un processo senza ritorno, che guarda al futuro».

Per Giuseppe Zigliotto, presidente di Confindustria Vicenza, «diventa operativo da oggi un accordo che, nell’ambito della Riforma di Confindustria, costituisce una sperimentazione importante e portatrice di un cambiamento rilevante, un’innovazione di sistema che guarda prima di tutto alle imprese, coerente con i valori di libero mercato, concorrenza e merito. Le nostre associazioni si sono poste da tempo il tema di ripensare il tradizionale assetto organizzativo e le modalità di relazioni con le associate: questo accordo fa fare un salto di qualità al progetto avviato a suo tempo, aggiunge al valore delle nostre organizzazioni il valore aggiunto che deriva dal lavoro di squadra e dall’intreccio delle rispettive esperienze e delle eccellenze».