Presentata una proposta di legge popolare da sottoporre al Parlamento contro l’insorgenza di aziende irregolari
Una proposta di legge di iniziativa popolare per imporre controlli stringenti e sanzionare le “false cooperative”: l’ha lanciata l’Alleanza delle cooperative italiane (Aci) dell’Emilia-Romagna. L’obiettivo è raccogliere 50.000 firme per sottoporre la proposta al Parlamento.
«Queste imprese – ha ricordato il presidente di Alleanza cooperative italiane Emilia-Romagna, Giovanni Monti – inquinano il mercato offrendosi a prezzi più bassi di quelle che agiscono correttamente rispettando i diritti di chi lavora: pagano meno i lavoratori, non adottano le misure di sicurezza nei posti di lavoro, spesso eludono il fisco chiudendo e riaprendo le attività sotto un nuovo nome. I controlli, anche per l’inadeguatezza di organico di chi sarebbe tenuto farli e per l’inadeguatezza delle normative, sono rarissimi e le sanzioni insufficienti».
Da un’indagine promossa da Aci Modena e dalla Fondazione Mario Del Monte nei mesi scorsi nei settori del facchinaggio, autotrasporto, logistica su un campione di 195 cooperative è emerso che ben il 22% non deposita il bilancio, quasi la metà non lo deposita da almeno 3 anni, solo il 12% è sottoposto a un organismo di controllo e l’89% non è sottoposto a revisione (il restante 11% è aderente alle tre centrali cooperative).
«I numeri parlano da soli – ha detto il presidente di Alleanza cooperative italiane Bologna, Daniele Passini – ma dietro ai numeri ci sono persone, lavoratori che operano ai bordi del sommerso, storie di soprusi che sembrano non suscitare allarme sociale. E’ uno scandalo che deve interpellare e mobilitare l’insieme della società, non solo i cooperatori. Per questo chiediamo a tutti di unirsi a noi e sostenere questa campagna».
Alla presentazione della proposta di legge hanno partecipato anche Massimo Mota, co-presidente Aci Emilia-Romagna, Pierlorenzo Rossi, della presidenza Aci Emilia-Romagna, Rita Ghedini, co-presidente Aci Bologna, Emanuele Monaci, della presidenza Aci Bologna e Domenico Olivieri, presidente Aci Imola.