Luca Zaia presenta il suo programma per il Veneto del 2020

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Luca Zaia primopiano bandiera
Luca Zaia primopiano bandiera«Se confermato presidente, oltre a tagliare i costi della politica ad iniziare dai vitalizi, venderò Palazzo Balbi per concentrare tutti gli uffici in un unico palazzo»

Eliminazione dei vitalizi di qualsiasi tipo (e per quelli già in atto il passaggio al contributivo), dell’assegno di fine mandato e dell’indennità di funzione ai consiglieri, dei finanziamenti ai Gruppi consiliari, ma anche la vendita del patrimonio immobiliare della regione, compresa la sede della giunta, il bellissimo Palazzo Balbi a Venezia. Sono alcuni dei punti principali, in tema di costi della politica, del programma presentato oggi a Mestre dal candidato della lega alla presidenza del Veneto, Luca Zaia, e sottoscritto dalla sua squadra sotto il titolo “Scelgo una Regione efficiente e trasparente”.

Completano il programma l’introduzione del “fascicolo personale” per i consiglieri, e il voto di fiducia. «Diamo seguito – ha spiegato Zaia – a quello che già abbiamo fatto. L’eliminazione dei vitalizi per i nuovi consiglieri, ma pensiamo di toglierli anche per i vecchi, poi il taglio dei fondi per i Gruppi consiliari e in più una serie di attività che vanno nella direzione auspicata dai cittadini».

La lotta alla corruzione e i tagli ai costi della politica sono in cima al programma, a partire dai vitalizi: «spero – ha auspicato Zaia – che sia una partita che si possa portare avanti con tutti i Gruppi consiliari, a prescindere dalla colorazione politica. Almeno non si dica che non ci abbiamo provato. Abbiamo già tentato con la riduzione ed hanno fatto ricorso. Io propongo di trasformarli in contributivo e poi vedremo cosa accadrà». Zaia propone anche la riduzione della diaria e delle altri indennità che compongono lo stipendio dei consiglieri, i quali dovranno timbrare il “cartellino”; ogni loro assenza ingiustificata comporterà una riduzione della paga a fine mese, mentre ogni semestre verrà pubblicata una nota con le presenze e produttività in Consiglio. Altra novità sarà l’introduzione del fascicolo riservato del consigliere, nel quale confluiranno le autocertificazioni di ciascun eletto relative a possibili conflitti di interessi o a fatti personali di rilievo. Per Zaia questa «è un’opportunità, non è un’imposizione. Dobbiamo istituire il principio che il consigliere, il presidente o gli assessori debbano dar vita ad un fascicolo personale dove si informa l’amministrazione in maniera riservata delle attività svolte: se si acquista un’auto, un immobile o altro, si avverte che non si conosce il venditore e pertanto viene chiesto alla Regione di verificare che non ci siano situazioni di incompatibilità o conflitto di interesse che può dare spazi a scandali. L’unico che può consultarlo è l’autorità giudiziaria».

Gli altri “capitoli” contemplano l’ eliminazione delle auto blu («verrà corrisposto un rimborso chilometrico»), la realizzazione di un “codice etico” per la buona politica, la riscrittura del bilancio regionale, con uno stop ai finanziamenti a pioggia. Zaia ha promesso inoltre “leggi quadro” nei diversi settori per semplificare l’assetto normativo e la certezza del diritto, con il coordinamento e la supervisione della Regione che, tra l’altro, dovrà essere presa a campione quale laboratorio dell’anticorruzione ed il rilascio di un apposito “bollino blu” da parte dell’autorità Anticorruzione.

Infine la vendita del patrimonio immobiliare regionale, ad iniziare dalla sede di rappresentanza della regione: Luca Zaia promette che, se sarà riconfermato presidente della Giunta Veneta, metterà in vendita, con altri immobili del patrimonio regionale, anche Palazzo Balbi, la bellissima sede dell’esecutivo affacciata sul Canal Grande a Venezia. «Non considero un tabù – ha detto Zaia – pensare di vendere palazzi che ormai sono spopolati e servono solo per rappresentanza. Negli Usa o in Germania si è ricevuti in uffici moderni, assolutamente semplici. Faremo vedere ai nostri ospiti i bei palazzi veneziani portandoli a vistare Palazzo Ducale o altri storici stabili. Non serve averne uno per far loro capire cos’è Venezia». L’alienazione di Palazzo Balbi valutato in oltre 100 milioni di euro, è uno dei capitoli del programma di Zaia che pensa di concentrare tutti gli uffici in un’unica sede per risparmiare ulteriormente sui costi. Non è escluso che la scelta possa cadere sul palazzo Grande Stazioni, a ridosso di Piazzale Roma.