Elezioni del Veneto, formalizzato l’accordo tra Tosi e Alleanza Popolare

0
474
flavio-tosi-ilnordest-quotidiano
flavio-tosi-ilnordest-quotidianoSi ufficializza il “terzo polo” per le elezioni regionali, definito “laboratorio politico di centrodestra”

Accordo fatto per il sostegno di Flavio Tosi alla corsa per la presidenza del Veneto, ma l’alleanza di Area Popolare con l’ex segretario della Liga Veneta si propone, nelle parole degli stessi protagonisti, come laboratorio politico di centrodestra che va al di là dei confini regionali. Un laboratorio “battezzato” a Marghera da vari big veneti del centrodestra: Flavio Tosi; il senatore Maurizio Sacconi; il vice presidente del Veneto, Marino Zorzato, il presidente del Consiglio Veneto, Clodovaldo Ruffato, tutti e tre del Ncd, il parlamentare Andrea Cusin, e il vice segretario vicario dell’Udc Antonio De Poli.

A metterli insieme, ha spiegato Tosi, l’aver ragionato «su un percorso, su un Veneto del “fare”, su cose concrete», ma anche, per Sacconi, il via a «un laboratorio politico per il futuro dell’Italia». «Ne nascerà infatti – ha osservato Sacconi – il rassemblement di movimenti locali e reti nazionali con l’ambizione di competere con la sinistra nel ballottaggio delle elezioni politiche. I contenuti identitari dell’Unione per Tosi saranno il compimento di uno Stato unitario e federale a geometria variabile, con il Triveneto tutto ad autonomia rafforzata, la sicurezza nella proprietà di ciascuno, l’unicità della famiglia naturale, l’accesso efficace al lavoro, un modello sociale e sanitario fondato sulla presa in carico di ogni persona. Area Popolare e Tosi sanno che la premessa di ogni ambizione è peraltro lo sviluppo, che si realizza solo con un Veneto aperto e non chiuso, isolato, da una politica antieuro».

Per il candidato presidente Flavio Tosi «la differenza è la logica del fare. E c’è chi lo fa, mentre c’è chi ama il populismo e la demagogia». D’accordo De Poli, secondo il quale «questa squadra di Area Popolare, con Tosi candidato presidente, darà concretezza sul fare e sulle cose di cui i cittadini hanno bisogno», senza tralasciare altri punti cardini come «lavoro e impresa e in modo particolare il sostegno della Regione su questi aspetti». Ma anche delle politiche sanitarie e dell’assistenza verso le persone, per De Poli, «sparite completamente dalla programmazione». E ancora la sicurezza, su cui l’Ncd è stato determinate grazie, ha ricordato Zorzato, ad un emendamento al bilancio che ha portato «le risorse da 60.000 euro a 5 milioni. Questo dice chiaro come la pensiamo sulla sicurezza, mentre c’è chi si riempie la bocca».

Zorzato, anche coordinatore del Ncd per il Nord Italia, ha ammesso amaramente che «il centrodestra è in difficoltà, in stato comatoso. Il laboratorio Veneto, così come quelli che si stanno aprendo in Puglia e nelle Marche, hanno l’obiettivo di ricostruire attorno alle persone ciò che i partiti non riescono più a fare. Noi viviamo quest’avventura con coerenza e con libertà rispetto a imposizioni romane o milanesi». Gli ha fatto eco Ruffato, spiegando che quella a cui appartiene «non è una politica fatta di insulti, estremismi e anatemi. Siamo per una politica del fare e non del dire, dell’essere e non dell’ apparire. In questo periodo abbiamo tante cose dette e non fatte, proclami senza seguito» ha sottolineato Ruffato, rivolgendosi idealmente a Zaia, evidenziando che «lo scoppio della maggioranza dimostra il fallimento della presidenza di questi 5 anni: se qualcuno non riesce a difendere la propria maggioranza, o è per incapacità o per aver lasciato campo libero a chi ha imposto altre scelte a noi Veneti».