Sanità, polemica tra Veneto e Toscana sui bilanci del settore

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Regione veneto riassetto deleghe giunta Isi Coppola Luca Zaia ilnordest quotidiano
Regione veneto riassetto deleghe giunta Isi Coppola Luca Zaia ilnordest quotidianoZaia: «Toscana virtuosa salvata dal commissariamento grazie a noi e altre tre regioni». Rossi: «invio Zaia ad informarsi meglio»

Ancora una diatriba politica tra le regioni, con la Toscana protagonista. Dopo la querelle dei giorni scorsi tra i presidenti (entrambi del PD) del Friuli Venezia Giulia (Debora Serracchiani) e della Toscana (Enrico Rossi) in tema di autonomie speciali e sull’opportunità di mantenerle ancora nell’ambito del progetto di riforma costituzionale in atto, ora la polemica tra i presidenti di Toscana e Veneto (politicamente su fronti opposti) tocca l’ambito della sanità.

Ad aprire i fuochi è stato il governatore leghista del Veneto Luca Zaia intervenuto su alcune dichiarazioni di Rossi in materia di virtuosità sanitaria, prima postate su Facebook e poi rilanciate dalle agenzie: «fa bene il presidente Rossi a dire che nemmeno la Toscana è perfetta, perché senza la disponibilità da gentiluomini del Veneto e di altre tre regioni (Lombardia, Lazio e Sicilia) a sospendere un ricorso al Tar sulla spesa farmaceutica, anche la virtuosissima regione di Renzi sarebbe finita in piano di rientro, precisamente sul “pay back”. Per fare i primi della classe bisogna essere sicuri di esserlo, altrimenti è saggio lasciar perdere, ma evidentemente, dopo Renzi, anche il Governatore della Toscana non ha resistito alla tentazione di scendere in campagna elettorale contro il Veneto e i Veneti».

«Su questa cosa – incalza Zaia – avrei potuto far polemica e politica già due mesi fa, ma mi sono astenuto per amore dei toscani e per rispetto e solidarietà verso il collega Rossi. Sono sorpreso e amareggiato nel constatare come Rossi non abbia esitato nemmeno un attimo a spalleggiare la campagna elettorale contro il Veneto che, anche usando il suo ruolo istituzionale, Renzi ha lanciato. Adesso chiedo a Rossi di dire la verità e di scusarsi con i toscani e con l’opinione pubblica».

Secondo Zaia, «il “pay back” è quel meccanismo per il quale gli eventuali sforamenti dei tetti della spesa farmaceutica vanno coperti dalle stesse aziende produttrici nel caso della spesa ospedaliera, e dalle regioni direttamente nel caso di quella territoriale. La Toscana, sforandole entrambe, è riuscita ad ottenere dall’Agenzia italiana del farmaco (AIFA) un’interpretazione della norma per cui ha ottenuto finanziamenti sufficienti ad evitare il commissariamento, interpretazione assai discutibile, contro la quale Veneto, Lazio, Lombardia e Sicilia hanno ricorso al Tar. Successivamente, rispondendo da gentiluomini alla richiesta del presidente Rossi, le quattro regioni hanno sospeso il loro ricorso, consentendo così alla Toscana di ottenere, venerdì scorso con enorme ritardo, l’approvazione del suo bilancio sanitario 2013 da parte del Tavolo di verifica del ministero dell’Economia. Mi pare strano che Rossi si sia dimenticato di questo non insignificante particolare».

Zaia argomenta anche sulla riuzione del numero delle Asl toscane: «quanto alla miracolosa legge toscana che riduce a tre le Asl sappia il presidente Rossi che l’abbiamo letta con attenzione. Ne emerge con chiarezza che si riduce il numero nominale delle Asl ma che le teste dei dirigenti cambiano nome ma non numero, se non in minima parte. Ci dica quanti dirigenti aveva prima della riforma e quanti dopo, poi ne riparliamo».

Enrico Rossi presidente toscanaLe parole di Zaia non hanno lasciato indifferente Rossi, che ha prontamente replicato: «le dichiarazioni di Zaia sono prive di senso, provocate da una campagna elettorale che in Veneto si presenta assai difficile, e che da candidato vincente lo vede trasformarsi, nel giro di poco tempo, in perdente e a poco gli serviranno le falsità che recita contro la Toscana nel tentativo di recuperare credibilità». Secondo il governatore toscano, pure lui in piena campagna elettorale per il rinnovo del Consiglio regionale, «informo Zaia che il bilancio 2013 della sanità toscana si è chiuso con un avanzo di 9 milioni e quello del 2014 sempre con un avanzo di 1 milione a cui si aggiunge un ulteriore riserva di 35 milioni. Se fossi il governo direi che in Toscana abbiamo un tesoretto di 45 milioni che investiremo nella terapia contro l’epatite C» così da venire subito «incontro alle esigenze di cura di 15.000 toscani affetti da questa patologia. Sfido Zaia – aggiunge – a fare altrettanto adottando un piano come il nostro per curare queste persone, e a certificare i bilanci delle sue Asl come da anni facciamo in Toscana. Non metto in dubbio la loro correttezza, ma la certificazione aggiungerebbe un valore in più, che fino ad oggi solo la Toscana persegue. Così come la Toscana è la prima regione italiana nell’erogazione dei livelli essenziali di assistenza, mentre il Veneto è al V posto della classifica del ministero della Salute. Caro Zaia – conclude Rossi – arrivederci e buona campagna elettorale».