Marchi (Save): «la compagnia low-cost sarà partner del sistema aeroportuale del NordEst»
Dopo gli incoraggianti risultati a Venezia, dove Volotea tiene a battesimo il quarto anno di attività, la compagnia nel 2016 diventerà partner del sistema aeroportuale del NordEst. Lo ha annunciato Enrico Marchi, presidente di Save, nel corso della presentazione del bilancio e delle novità del vettore low cost.
Lo sguardo è rivolto ovviamente a Verona dopo l’ingresso di Save nella compagine societaria del “Catullo” e la gestione da parte di Volotea di cinque voli, tre dei quali (Brindisi, Alghero e Catania) sono delle novità di quest’anno dello scalo. «Le trattative sono in una fase molto avanzata – ha confermato il presidente e fondatore di Volotea, Carlos Munoz – e per noi è molto importante che Save sia il gestore di un’area più grande».
L’avanzata di Volotea su Verona sarà un passo che Save e compagnia soppeseranno con attenzione. «Bisogna studiare bene i numeri – ha aggiunto Marchi – e i programmi necessari, ma contiamo che il 2016 sia l’anno giusto».
Oltre 1.173.000 passeggeri trasportati nel solo aeroporto di Venezia da aprile 2012, una flotta di sette Boeing 717 dedicata alle esigenze dei viaggiatori, 32 destinazioni collegate al “Marco Polo” e più di 150 posti di lavoro creati a livello locale tra piloti e personale di bordo. Questi sono i numeri di Volotea, la compagnia aerea low-cost che collega città di medie e piccole dimensioni, che ha celebrato oggi l’avvio del suo quarto anno di attività in laguna. E che, per i prossimi mesi, punta ad incrementare del 44% i voli disponibili dallo scalo.
«Siamo davvero fieri di poter inaugurare il nostro quarto anno di attività al “Marco Polo” – ha affermato Munoz -. Un aeroporto cui siamo particolarmente legati e che gioca un ruolo chiave nei nostri piani per il futuro. Nell’aprile 2012, il nostro primo volo a livello europeo è decollato proprio da Venezia e presso lo scalo è stata inaugurata la nostra prima base operativa a livello Europeo, cui si sono aggiunte in seguito anche le basi di Palermo, Nantes, Bordeaux, Strasburgo e Asturie».
A Venezia il vettore può vantare anche altri traguardi: «nella classifica di destinazioni servite dalla nostra flotta – ha sottolineato Munoz – Venezia detiene un doppio record: è il primo aeroporto sia per il numero di destinazioni collegate (32) sia per il volume di passeggeri generati (oltre 1.173.000). E siamo orgogliosi anche della puntualità registrata dai nostri voli in laguna. Da gennaio 2015 possiamo vantare un tasso di puntualità dell’89,2%: ciò significa che su 10 aerei, quasi 9 sono decollati o atterrati in orario».
Il vettore guarda con ottimismo ai prossimi mesi del 2015: la compagnia ha infatti deciso di puntare nuovamente su Venezia, incrementando il volume di voli disponibili. «Abbiamo piena fiducia nelle potenzialità turistiche locali – ha spiegato Munoz -. Proprio per questo, abbiamo strutturato presso il “Marco Polo” un offerta di 6.750 voli, pari a 844.250 biglietti in vendita. Si tratta di un incremento del +42% rispetto al numero dei posti in vendita durante lo scorso 2014».
In Italia, il network della compagnia prevede collegamenti verso Puglia (Bari e Brindisi), Sardegna (Cagliari e Olbia) e Sicilia (Palermo, Catania, Lampedusa e Pantelleria). Per l’estero, invece, sono disponibili voli diretti verso Grecia (Atene, Corfù, Creta, Kos, Mykonos, Preveza / Lefkada, Rodi, Salonicco, Samos, Santorini, Skiathos, e Zante), Francia (Bordeaux, Marsiglia, Nantes, Strasburgo e Tolosa) Spagna (Alicante, Bilbao, Palma di Maiorca, Santander), Croazia (Spalato), Israele (Tel Aviv) e Repubblica Ceca (Praga). «Siamo molto soddisfatti del successo della collaborazione tra Save e Volotea e del percorso che ha portato al grande sviluppo oltre che del volume dei passeggeri sull’aeroporto, della compagnia stessa – ha rilevato Enrico Marchi, presidente della società di gestione dello scalo -. La compagnia sta diventando uno dei casi di grande successo nel mondo delle compagnie aeree grazie all’intuizione di sviluppare nuovi mercati in modo efficiente e nuove rotte verso città prima non collegate».