Studio “Alto Adige Turismo 2030”: un orientamento per il futuro del turismo

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cciaa bz incontro turismoLa Camera di commercio di Bolzano e le associazioni degli albergatori unite per individuare le soluzioni migliori per valorizzare il comparto

Il turismo è indubbiamente un settore economico importante per l’Alto Adige. Per garantire anche in futuro il suo successo a livello internazionale occorre una pianificazione a lungo termine che getti le basi per l’intero comparto turistico. Per questo l’IRE – Istituto di ricerca economica della Camera di commercio di Bolzano e l’Associazione albergatori e pubblici esercenti HGV hanno incaricato l’EURAC di elaborare uno studio sul futuro del turismo in Alto Adige. Presso la Camera si è riunito per l’inizio dei lavori il gruppo incaricato di seguire lo studio, composto da rappresentanti di associazioni e organizzazioni.

Lo studio “Alto Adige Turismo 2030“ avrà il compito di elaborare un percorso per lo sviluppo turistico a medio e lungo termine, sviluppando proposte concrete di attuazione per il futuro orientamento del turismo da qui al 2030. Nello studio saranno coinvolte anche numerose associazioni e organizzazioni che svolgono un ruolo rilevante in questo settore. All’incontro in Camera a Bolzano hanno partecipato l’IRE, l’HGV, il Dipartimento provinciale all’economia, finanze e innovazione, l’Unione agricoltori e coltivatori diretti sudtirolesi, Alto Adige Marketing, l’Associazione provinciale delle organizzazioni turistiche dell’Alto Adige, l’Associazione affittacamere – appartamenti turistici Alto Adige e l’Istituto provinciale di statistica.

«Il turismo è una componente centrale dell’economia altoatesina. Scopo di questo studio è contribuire attivamente al suo futuro sviluppo per garantire anche negli anni a venire la competitività del settore», sottolinea il presidente della Camera di commercio Michl Ebner. Per presidente dell’HGV, Manfred Pinzger, «dobbiamo rafforzare e ampliare le nostre peculiarità turistiche. Questo studio getterà le basi per attrezzare il turismo in Alto Adige per il futuro e per dargli una veste moderna». «Il nostro ruolo come EURAC è affiancare questo processo sotto l’aspetto scientifico. Il che concretamente significa raccogliere dati con i quali elaborare nuove proposte», aggiunge Harald Pechlaner, direttore dell’Istituto per lo sviluppo regionale e il management del territorio dell’EURAC.