Agrinsieme Emilia-Romagna, il coordinamento di Confagricoltura, Cia, Fedagri-Confcooperative, Agci-Agrital e Legacoop Agroalimentare, contro le politiche del governo Renzi
Nel 2014, in Emilia-Romagna, si è registrato un calo del 3% delle aziende agricole e dell’1,1% di occupazione nei campi. E’ quanto emerge da uno studio su “La competitività delle aziende agricole italiane” presentato durante il primo “flash-mob” per l’agroalimentare italiano da Agrinsieme Emilia-Romagna, il coordinamento di Confagricoltura, Cia, Fedagri-Confcooperative, Agci-Agrital e Legacoop Agroalimentare con oltre 40.000 imprese associate in regione.
Secondo Agrinsieme Emilia-Romagna che vede in regione un «trend in calo anche per il 2015», risulta «improrogabile un cambio di passo verso nuove politiche nazionali e regionali, tese ad allentare la morsa fiscale e burocratica nell’ambito di una concezione più ampia del lavoro agricolo: l’opera di chi lavora la terra è indispensabile – si legge in una nota – sia per la produzione di cibo di qualità, sia per la tutela del patrimonio ambientale». A giudizio del coordinamento, ancora «un quarto dell’ammontare dei fondi agricoli comunitari se ne va per coprire i danni aziendali causati da calamità e dissesto idrogeologico, pari a circa 1.000 milioni di euro nel 2014; il 43-45% in media del reddito imponibile ai fini Irpef delle aziende agricole se ne va per l’Imu».
Il primo “flash-mob» per l’agroalimentare italiano, è andato in scena presso l’azienda agricola Tizzano a Casalecchio di Reno su una collina dove centinaia di agricoltori, provenienti da tutta la regione e anche oltre, si sono raccolti formando prima un disegno a forma di “albero da frutto” per poi passare a un disegno a forma di “Sos”.