Pronto il piano di rilancio di Latterie friulane

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latterie friulaneL’azienda appartenente al gruppo francese Parmalat Lactalis annuncia 91 esuberi

Il piano industriale per il rilancio di Latterie friulane è pronto. La presentazione del progetto di investimenti industriali e marketing è avvenuto nello stabilimento di Campoformido (Udine). A illustrare il progetto ai sindacati, il direttore generale Italia di Parmalat, Luigi Del Monaco. Secondo le prime indiscrezioni che trapelano pare che sia confermato anche il piano sociale di 89 esuberi, che potrebbero salire a 91 per l’adesione volontaria di due dipendenti ai prepensionamenti. Il piano sarà poi discusso in assemblea sindacale dai lavoratori.

Il piano di rilancio industriale di Parmalat per Latterie friulane punta sulle produzioni di latte e formaggio Montasio con il tentativo di rilanciare anche le linee produttive di yogurt, mozzarella e ricotta. Lo ha riferito il delegato dell’azienda emiliana, nel corso dell’incontro con i sindacati a Campoformido (Udine). Parmalat (ora facente parte del gruppo francese Lactalis) ha fatto presente anche la necessità di aumentare l’efficienza e di ristrutturare alcune parti produttive, come ad esempio il caseificio. Secondo quanto riferiscono fonti sindacali, a differenza di quanto trapelato in precedenza da ambienti vicini all’azienda, nel corso dell’incontro non sarebbero state ancora fornite cifre esatte su investimenti ed esuberi del personale, rimandati a un successivo incontro tra le parti, da calendarizzare dopo Pasqua. Al momento sono 141 le persone ancora impiegate in azienda, di cui una settantina in cassa integrazione.

L’obiettivo di Parmalat è riportare a 35 milioni di litri di latte annui la lavorazione di latte nello stabilimento di Campoformido, dopo che lo scorso anno la produzione si è assestata a 20 milioni. Obiettivo che l’azienda punta a raggiungere entro il 2015. In questo modo si può ambire a «recuperare il pareggio di bilancio nella nuova struttura e riportare in equilibrio l’azienda», fanno sapere da Parmalat.

Le linee guida del piano industriale prevedono, secondo quanto si è appreso, un rilevante impegno in investimenti tecnologici per garantire una sempre maggiore sicurezza ed efficienza nella produzione. L’altro pilastro della strategia Parmalat è quello della “territorialità” nell’ambito dell’accordo pluriennale sottoscritto con la cooperativa dei conferenti latte. In un primo momento l’attività sarà focalizzata sul recupero delle quantità di latte e Montasio, considerati gli assi portanti dello stabilimento. In un secondo momento l’azienda valuterà la possibilità di investire sugli altri prodotti, i cosiddetti “freschi”.