Davide Boeri succede a Massimiliano Zamò
Davide Boeri, 33 anni, amministratore unico e socio di maggioranza di Cromo Friuli srl di Lauzacco (lavorazioni meccaniche e trattamenti galvanici), laureato in economia, è il nuovo presidente del Gruppo Giovani imprenditori di Confindustria Udine. Boeri subentra a Massimiliano Zamò, giunto alla scadenza naturale del mandato.
L’assemblea del Gruppo Giovani ha provveduto a nominare anche i quindici componenti del nuovo consiglio: Simone Balzano (Sacer Uliana), Lucrezia Bortolossi (Business Voice), Valentina Cancellier (Besser Vacuum), Michele Di Giusto (Pulitecnica Friulana), Filippo Fontanelli (Maddalena), Carlo Alberto Magon (Italpol Group), Cristina Mattiussi (Engen Meccanica), Federico Nardone (Fluidodinamica), Annalisa Paravano (Idrotermica Buttrio), Michela Peghin (Test), Luigi Pesle (Evergreenlife Products), Alessia Rampino (New Coram), Denis Tambozzo (Elettrotecnica Manzanese), Filippo Veronese (Quokky) e Giuseppe Visentini (Thermokey).
«Voglio in primo luogo salutare Matteo Tonon, il nostro presidente, e Massimiliano Zamò, presidente uscente del GGI Udine, che ringrazio per la corposa e ottima attività svolta e per l’impegno, serio e costante, profuso sino all’ultimo giorno del suo mandato – sono le prime dichiarazioni di Davide Boeri da presidente -. La mia candidatura è originata dal sentimento di appartenenza ad un gruppo coeso, affiatato, propositivo e laborioso, che mi piace. Essere parte di un progetto comune, alla cui riuscita si contribuisce in maniera attiva, è motivo di orgoglio e di sprone per chiunque voglia avvicinarsi alla vita associativa. Il mio desiderio è ora di restituire quanto mi è stato concesso di apprendere in questi anni, mettendomi a disposizione dell’intero Gruppo, auspicando che la sensazione di appartenenza che è germogliata in me e che mi ha ispirato nelle decisioni quotidiane possa attecchire nei pensieri di quanti più Giovani Imprenditori possibile».
Il neo-presidente Boeri ha poi tracciato un programma di massima del suo mandato, suddiviso in tre macro-aree – cultura d’impresa, Associazione ed eventi – con l’obiettivo principale di stimolare un dibattito libero e costruttivo che possa dar luogo a nuove attività e iniziative.
«Finanza, controllo di gestione delle imprese, marketing, nuove forme di comunicazione sono solo alcune tematiche formative – sottolinea Boeri – cui cercherò di dare risalto nel corso del mandato così come all’internazionalizzazione, focalizzando l’attenzione sui mercati internazionali più interessanti, progettando e compiendo uno o più missioni economiche all’estero. Non di meno, è mia intenzione instaurare e coltivare interconnessioni con le categorie professionali – Giovani Commercialisti, Giovani Consulenti del lavoro, Giovani Avvocati, etc. – alle quali le imprese necessariamente si rivolgono per ottenere supporto nello svolgimento della propria attività».
«Il Gruppo Giovani – ha aggiunto Boeri – deve mettersi a disposizione della struttura senior al fine di mantenere la proficua collaborazione già avviata negli anni precedenti. Il mio pensiero è poi rivolto in maniera forte allo sviluppo di forme aggregative tra le tre territoriali friulane Gorizia-Trieste, Pordenone e Udine per incentivare un clima di collaborazione e condivisione che, reputo, rappresenti la base imprescindibile e fondante perché la futura fusione, di cui si parla da tempo, attecchisca. Confermo poi il costante e utile collegamento con Confindustria Giovani nazionale. Noi andremo a Roma, ma anche Roma verrà da noi per confrontarci sulle diverse problematiche».
In precedenza, il presidente uscente Zamò aveva tracciato un bilancio del suo mandato: «chiudo la mia esperienza dopo un percorso di tre anni alla guida di un gruppo straordinario, con cui abbiamo condiviso 189 eventi, 3 missioni all’estero, 14 convegni organizzati, 14 visite aziendali, 2 bandi start up, 19 incontri con il personaggio, 57 interventi nelle scuole, 2 gemellaggi, 22 consigli direttivi, 23 partecipazioni a consigli centrali a Roma e 8 a convegni nazionali, 2 partecipazioni al G20 Young. Il nostro bilancio sociale 2012-2015 è peraltro oggetto di studio come “best practice” anche dai vertici Giovani di Confindustria nazionale».
«Sono orgoglioso – ha aggiunto al riguardo Zamò – di aver rappresentato una delle territoriali giovani più attive di Italia e un territorio così ricco di valori. Il Gruppo Giovani è e resta un movimento di persone con al centro il rapporto umano tra gli associati e non deve mai perdere di vista spirito critico ed apertura al confronto uniti da passione e sana incoscienza. Un augurio personale al nuovo presidente ed al nuovo direttivo di portare avanti il mandato con la stessa capacità di sognare, passione e creatività del direttivo precedente. Ho sempre immaginato la nostra Associazione come un gruppo di amici in viaggio, per i quali non importa chi è provvisoriamente alla guida. Quello che veramente conta è la destinazione e l’arrivarci tutti assieme!».