Botta e risposta sull’azione di governo del Friuli Venezia Giulia tra maggioranza e opposizione

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consiglio regionale friuli venezia giulia fvg 1Pdl e Pd ai ferri corti specie sulla gestione delle infrastrutture regionali

 

E’ bastato che il segretario regionale del Pd del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, formulasse le critiche all’azione politica della maggioranza di centro destra che guida la Regione che va ripetendo da qualche mese per fare scattare la replica del coordinatore regionale del Pdl, Isidoro Gottardo, cui è seguita l’ulteriore replica degli esponenti democratici.
“Il Pdl non intende abdicare alla sua funzione di rappresentanza degli interessi vitali del Friuli Venezia Giulia quale primo partito e forza di governo e ribadisce pienamente la validità della coalizione di centrodestra di cui è artefice con Lega Nord, Udc e Terzo Polo. Quindi, nessuno scippo’. Lo ha detto Isidoro Gottardo, coordinatore del Pdl in Friuli Venezia Giulia, rispondendo a Debora Serracchiani che aveva parlato di ‘scippo’ a proposito dell’iniziativa dei parlamentari del Pdl sul presidente Mario Monti circa le infrastrutture che servono alla regione.
“Il fatto che sosteniamo a Roma il governo Monti – ha aggiunto Gottardo – non cambia la nostra linea in Friuli Venezia Giulia che è una Regione autonoma caratterizzata dalla specialità e che richiede una cultura politica capace, nella rappresentanza e nel sistema di governo, di altrettanta autonomia. Nei giorni scorsi il Pdl, che ha il merito in questa regione di aver sbloccato la realizzazione delle infrastrutture dopo il tempo perso dal Pd, ha ribadito la piena validità dell’esperienza commissariale, ovvero, di un metodo che ha visto il Governo affidare alla Regione la realizzazione delle infrastrutture e ha ribadito, come richiesta al Governo Monti, di continuare su quella strada”. Per Gottardo “alcuni parlamentari del Pd hanno chiesto a tutti i colleghi di sottoscrivere una lettera a Monti affinché il Governo sostenga quelle infrastrutture vitali per la Regione e il Nord Est e il Pdl ha dato la disponibilità a sottoscriverla perché va nell’interesse del Friuli Venezia Giulia. Precisando, però, che la funzione dei commissari, a differenza della loro opinione, ha avuto un ruolo fondamentale nello sblocco delle opere”. Gottardo conclude con una reprimenda personale alla segretaria Pd: “se Serracchiani si agita perché teme che il comunicato del Pdl offuschi la loro iniziativa, si prenda una camomilla e non gridi a complotti che stanno solo nella sua testa. Impari prima di parlare a leggere i documenti e a rispettare il lavoro di tutti”.
Immediata la controreplica della Serracchiani: “la dichiarazione di autosufficienza del centrodestra fatta da Gottardo è assurda”. Per Serracchiani “invece di arrampicarsi ancora sugli specchi dopo l’imbarazzante episodio della lettera al ministro Passera, Gottardo riconosca l’errore, si sforzi di entrare nel merito e di capire la logica della nostra proposta. Il Pd è infatti convinto dell’inutilità di compilare liste di opere, e che è invece indispensabile sottoporre al Governo poche questioni, coerenti con il decreto ‘Salva Italia’, strategiche per il Paese e – sottolinea – vantaggiose per i cittadini”. Secondo l’europarlamentare progressista “ci vuole poco a capire che se vogliamo far sentire a Roma la nostra voce è necessario evitare l’ordine sparso, e che solo così il Friuli Venezia Giulia può sperare di esprimere con efficacia la sua forza economica, sociale e culturale”.
A dar man forte alla segretaria Pd scende in capo il capogruppo in Consiglio regionale, Giuanfranco Moretton, per il quale “è davvero singolare Gottardo quando asserisce che la gestione commissariale ha portato risultati lusinghieri alla realizzazione della terza corsia. Probabilmente non conosce la reale situazione dello stato di avanzamento dei lavori, perché se si fosse informato scoprirebbe che i ritardi sono enormi e che il futuro dell’opera è quanto mai incerto anche sotto l’aspetto finanziario”. Per Moretton “è meglio quindi evitare altre gestioni commissariali per il bene della Regione. Meglio sarebbe operare in maniera più concreta, facendo un passo alla volta, invece di chiedere il commissariamento delle varie opere infrastrutturali e logistiche da realizzare in Regione”.