Rilancio dell’apprendistato per assicurare la forza lavoro del futuro e ridurre la disoccupazione giovanile
Considerata la crescente disoccupazione giovanile e la costante diminuzione del numero degli apprendisti, i vertici di lvh.apa Confartigianato Imprese Alto Adige hanno deciso di attivare un progetto di cooperazione con le scuole professionali altoatesine. L’iniziativa mira a reperire posizioni di stage per i giovani all’interno delle imprese artigiane provinciali.
Negli ultimi 10 anni, il numero degli apprendisti in Alto Adige è diminuito del 26%. Con l’obiettivo di invertire questa pericolosa tendenza e di prevenire per tempo la possibile mancanza di forza lavoro qualificata, attivandosi al contempo concretamente per combattere la disoccupazione giovanile, le scuole professionali altoatesine hanno deciso di attivarsi di concerto con lvh.apa Confartigianato Imprese: «le ragioni per dare un’opportunità ai giovani che vogliono conoscere il mondo del lavoro pratico sono davvero numerose – ha spiegato il presidente circondariale lvh.apa del Burgraviato Mathias Piazzi -. Come imprenditore posso in tal modo contare su un apprendista in più per la mia azienda, posso pubblicizzare attivamente tanto la mia professione quanto la mia impresa e, soprattutto, posso impegnarmi attivamente per contrastare il rischio dell’assenza di forza lavoro qualificata».
Proprio gli obiettivi che si pone il progetto di cooperazione attivato da lvh.apa Confartigianato Imprese di concerto con le scuole professionali altoatesine: «il traguardo di questa iniziativa è fare in modo che le scuole e le imprese si attivino congiuntamente per trovare delle posizioni di stage da riservare a giovani di età compresa tra i 15 ed i 18 anni, garantendo loro in tal modo un primo e significativo sguardo sul mondo del lavoro» ha aggiunto la presidentessa dei Giovani Artigiani lvh.apa Jasmin Fischnaller.
Come spiegato dalla direttrice Isolde Moroder, la scuola professionale per il commercio, l’artigianato e l’industria “Luis Zuegg” di Merano ha già avuto in passato positive esperienze nell’organizzazione di simili tirocini, destinati ad essere svolti all’interno dell’orario scolastico: «attraverso questa strategia è possibile facilitare l’ingresso nel mondo dell’apprendistato ai giovani interessati, riducendo al contempo i casi di abbandono. Del resto, a 15 anni diversi studenti non sanno ancora di preciso quale strada percorreranno».
Ad elencare i vantaggi di cui può approfittare un’impresa con l’inserimento di un/una praticante ci ha infine pensato la titolare della dita Kälte Klima Röhler, Heidi Röhler: «il nostro ultimo praticante ha deciso di iniziare l’apprendistato in questo mestiere dopo uno stage di cinque settimane presso la nostra ditta. Solo attraverso uno sguardo concreto sull’attività e sui compiti da svolgere è possibile comprendere se questo mestiere ti piace davvero».
Il Meranese ospiterà già settimana prossima un incontro tra artigiani e scuole professionali, occasione propizia per stilare una lista di aziende disponibili a questa tipologia di stage. L’apertura delle relative posizioni sarà quindi immediatamente comunicata agli studenti interessati. Il progetto, sostenuto dal fondo sanitario integrativo territoriale Sanifonds, verrà quindi esteso alle altre scuole professionali dell’Alto Adige.