La più importante fiera enologica mondiale modello di promozione per il sistema vino, tra business e cultura di prodotto
Presentata a Roma l’edizione 2015 di VInitaly, in programma nei padiglioni della Fiera di Verona dal 22 al 25 marzo prossimi. All’evento ha partecipato il ministro dell’agricoltura Maurizio Martina, che ha rilanciato l’impegno del Governo a supporto del vino italiano e la validità della collaborazione messa in atto nel tempo con Veronafiere per l’attuazione di politiche di sviluppo economico e di promozione del “Made in Italy” sui mercati internazionali: «possiamo presentare insieme un appuntamento fondamentale per il sistema italiano, perché Vinitaly rappresenta nel mondo tutta l’esperienza vitivinicola nazionale.
A Verona sarà l’occasione per fare insieme il punto delle cose fatte dal Governo per la semplificazione burocratica e l’internazionalizzazione delle nostre aziende e per lanciare i nuovi obiettivi oltre l’Expo 2015, tra questi il Testo Unico sul vino, per la riorganizzazione e il riordino del comparto».
Ettore Riello, Presidente di Veronafiere, ha sottolineato che «siamo consapevoli del ruolo che ci è stato riconosciuto dalle aziende e dalle istituzioni di piattaforma di servizi per l’internazionalizzazione delle imprese. Con questo impegno stiamo lavorando per raggiungere l’obiettivo lanciato lo scorso anno dal presidente del Consiglio Matteo Renzi in visita a Vinitaly, di incrementare l’export di vino del 50% entro il 2020».
Da parte sua, Giovanni Mantovani, Direttore Generale di Veronafiere, ha ribadito come «coerenti con l’identità b2b del salone Vinitaly 2015 sarà punto di arrivo di un’intensa attività di incoming, che abbiamo realizzato e potenziato con l’importante supporto del MISE, dell’Italian Trade Agency – ICE e anche grazie al MIPAAF. L’unione delle forze ci ha permesso di coinvolgere buyer e delegazioni di operatori selezionati da tutto il mondo, con un incremento dell’investimento finanziario del 34% rispetto allo scorso anno».
Il 2014 è stato difficile per varie congiunture internazionali, ma le attese delle aziende sono positive, come risulta da un’indagine di Vinitaly su 30 tra le realtà enologiche più importanti. Si tratta di un panel scientificamente non rappresentativo, ma certamente significativo per il volume d’affari espresso, complessivamente circa 2 miliardi di fatturato, e per la dinamicità imprenditoriale. Ne è emerso che nel 2014 si è registrata una crescita del fatturato delle cantine italiane pari al 5% rispetto al 2013 e, dato importante, il 55% di queste esprime fiducia per il 2015; il 35% in questi primi due mesi ha già avuto riscontri positivi e il 5% prevede un anno molto positivo. «Abbiamo imparato che di questi tempi è difficile fare previsioni e che i numeri cambiano velocemente, specie alla luce dei repentini e imprevedibili cambi negli assetti geopolitici internazionali che possono avere effetti diretti sul comparto, ma è indiscutibile – ha concluso Mantovani – che il settore vitivinicolo italiano mostra la sua vivacità e capacità di crescita».
La IL edizione di Vinitaly è stata proprio pensata per permettere a produttori e operatori di amplificare al massimo le opportunità che si stanno delineando e per crearne di nuove. Incontri b2b sono stati organizzati tra i buyer delle delegazioni ospitate e le aziende espositrici all’interno dell’International Buyer Lounge. Un grande convegno, richiesto da consorzi di tutela, aziende vitivinicole e altre realtà del settore, approfondirà invece il tema delle trattative ITTP (Trattato Transatlantico sul commercio e gli investimenti con gli USA). A questo, si aggiungono i focus su Hong Kong, Cina, USA, Russia, Brasile, Australia.
La fiducia sulla qualità delle iniziative di Vinitaly è confermata dal consolidamento oltre quota 4.000 del numero di espositori e della superficie occupata sopra i 91.000 metri quadrati, che diventano 100.000 con “Sol&Agrifood ed Enolitech”, i saloni dell’agroalimentare di qualità (con la parte dedicata all’olio extravergine di oliva realizzata in collaborazione con Unaprol) e dei mezzi tecnici per la filiera del vino e dell’olio che si svolgono in contemporanea.
Tra le grandi iniziative di Vinitaly, “OperaWine” in programma il 21 marzo in collaborazione con la rivista americana Wine Spectator e, dal 16 al 20 marzo sempre a Verona, il primo Corso di certificazione per specialisti del vino italiano. Si tratta di un’innovativa iniziativa VIA – Vinitaly International Academy (il progetto educativo di Vinitaly International con la direzione scientifica di Ian D’Agata), che rilascia, dopo un esame finale, due livelli di certificazione: Italian Wine Ambassador (IWA) e Italian Wine Expert (IWE). Cinquanta i candidati, in rappresentanza di alte professionalità del settore (responsabili di alcune delle principali catene internazionali di hotel, giornalisti, Master of Wine) provenienti da Cina, Stati Uniti, Australia, Austria, Brasile, Canada, Corea, Francia, Germania, Hong Kong, Olanda, Regno Unito, Russia, Singapore e Ucraina. Sempre organizzate dalla VIA, tre Master Class+ durante Vinitaly, non solo di vini italiani. In collaborazione con Ismea un convegno sui vini artigianali, un’altra grande ricchezza dell’enologia italiana.
A Vinitaly, anche la presentazione ufficiale di “Vino – A taste of Italy”, il padiglione del vino all’interno del Padiglione Italia dell’Esposizione Universale di Milano, realizzato da Veronafiere-Vinitaly su incarico del Ministero delle politiche agricole, Padiglione Italia ed Expo 2015 SpA.