Gettate le basi per un percorso di accompagnamento delle imprese emiliano-romagnole verso una maggiore internazionalizzazione, attraverso incontri, seminari e consulenza mirata
Confindustria Emilia-Romagna e Sace hanno firmato un accordo di collaborazione destinato a rafforzare la competitività internazionale e l’export delle imprese della regione nei mercati a maggior potenziale di domanda per i prodotti emiliano-romagnoli.
L’accordo, in sintonia con gli obiettivi di politica economica che mirano a portare l’incidenza dell’export sul Pil al 50%, getta le basi di un percorso di accompagnamento delle imprese emiliano-romagnole verso una maggiore internazionalizzazione, attraverso incontri, seminari, consulenza mirata a supporto delle strategie di penetrazione di nuovi mercati, iniziative dedicate ai settori più rappresentativi del tessuto imprenditoriale regionale nell’ambito di Expo 2015, e ad alcuni mercati interessanti per l’export emiliano-romagnolo (in particolare l’Indonesia) promossi dal sistema Confindustria Emilia-Romagna nel biennio 2015-2016.
«Far crescere l’export delle imprese richiede uno sforzo strategico importante, in cui ogni attore deve mettere a disposizione il proprio know-how e strumenti sempre più flessibili e innovativi – dice Simonetta Acri, direttore della Rete domestica di Sace -. È questa la logica dell’accordo: attraverso la collaborazione con Confindustria Emilia-Romagna, Sace intende offrire alle imprese “gli utensili” necessari a valutare appieno la coerenza dell’approccio commerciale ai singoli mercati e i diversi profili di rischio».
Per il presidente di Confindustria Emilia-Romagna, Maurizio Marchesini, «l’accordo con Sace rafforza l’impegno promosso dal sistema regionale Confindustria in collaborazione con la Regione Emilia-Romagna per affiancare le imprese sui mercati esteri. Siamo la prima regione in Italia per export pro-capite, la seconda (insieme al Veneto e dopo la Lombardia), per valore assoluto, la terza per investimenti produttivi all’estero. Le nostre imprese esportatrici sono oltre 26.000 e sono cresciute del 20% negli ultimi due anni. Per sviluppare il proprio impegno all’estero, però, le aziende hanno bisogno di una gamma di strumenti finanziari ed assicurativi, il cui utilizzo va reso più semplice. È anche per questo che abbiamo ritenuto opportuno qualificare la già solida collaborazione con Sace, un partner attento alle strategie di internazionalizzazione delle Pmi».
Grazie all’accordo le imprese associate a Confindustria potranno accedere in modo vantaggioso all’offerta dei servizi sviluppati dal gruppo Sace per rispondere alle diverse esigenze per competere dentro e fuori dall’Italia: accesso a finanziamenti per l’internazionalizzazione, anche aggiuntive al sistema bancario (Fondo Sviluppo Export); assicurazione delle vendite dal rischio di mancato pagamento; protezione degli investimenti esteri dai rischi politici; anticipazione dei crediti vantati con le controparti, italiane o estere; servizi di recupero del credito e di consulenza.