Kidcare, dal Trentino la “startup” che crea prodotti ortopedici per i più piccoli

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Kidcare K plate
Kidcare K plateSostenuta con il fondo “Seed Money”, l’azienda di Rovereto lavora con i migliori ospedali d’Italia

«I bambini non sono dei piccoli adulti, non si può adattare un prodotto ortopedico a un bambino semplicemente rimpicciolendolo». Una convinzione, quella di Giovanna Zucco, che l’ha convinta a rimboccarsi le maniche lanciando una propria impresa. Kidcare, che ha sede a Rovereto, progetta, produce e vende placche per correggere le deformità assiali degli arti che possono creare problemi in età adulta e chiodi elastici che aiutano a riparare le fratture delle ossa lunghe.

Soluzioni ortopediche utilizzate sino ad ora in oltre 200 interventi chirurgici su bambini. Nata nel 2011 grazie anche al sostegno del fondo “Seed Money”-FESR co-finanziato dalla provincia di Trento, Kidcare è ad oggi accompagnata da Trentino Sviluppo con una serie di servizi pensati proprio per le giovani imprese ad elevato livello di innovazione.

Kidcare fondatrice Giovanna Zucco«I bambini – spiega Giovanna Zucco – non hanno ossa fragili come gli anziani, bensì dure e in continua crescita. Diversa è la biomeccanica, diversa la densità ossea». Per questo, dopo esperienze alla multinazionale Johnson & Johnson Medical ed in svariate aziende ortopediche produttrici di strumenti per adulti, la giovane imprenditrice ha deciso di dare vita a Kidcare: una “startup” che studiasse soluzioni per bambini e ragazzi dagli 0 ai 16 anni.

Uno dei dispositivi prodotti dall’azienda roveretana, K.Plate, è una placca a forma di 8 pollici che è già stata utilizzata in 200 operazioni in ospedali pediatrici, dal Gaslini di Genova al Rizzoli di Bologna, dal Burli di Trieste all’Istituto Humanitas di Milano. «Serve a correggere le deformità assiali in età pediatrica – spiega Zucco – consentendo di raddrizzare le gambe “a x” o “a botte”. Nei due fori della placca il chirurgo infila due viti, posizionandole a cavallo della cartilagine di accrescimento. Queste rallentano la crescita sul lato di arto che si è sviluppato più in fretta e la lasciano proseguire dall’altra, consentendo il riallineamento dell’asse». Una pratica poco invasiva, semplice e sicura, che prevede un’incisione chirurgica minima, permettendo ai bambini di tornare a svolgere qualsiasi attività fin dal giorno successivo all’operazione.

L’altra creazione di Kidcare è un chiodo elastico per riparare le fratture delle ossa lunghe, come femore, tibia, radio ulna e omero: “K.Nail”. «E’ un chiodo sottile come un filo, prevede quattro diametri. Viene inserito nel canale dell’osso midollare. A differenza di un semplice gesso, consente dei tempi di recupero più rapidi», sottolinea Zucco.

Cosa l’ha spronata ad intraprendere questo lavoro? «La passione e la dedizione che c’è dietro a questo mondo. Ho incontrato chirurghi che sapevano raccontare la vita dei piccoli pazienti – racconta Zucco – che condividevano le preoccupazioni della famiglia. Questo, in medicina, può davvero fare la differenza».

Kidcare è già una felice realtà ma guai ad adagiarsi sugli allori: «ho scoperto una nicchia di mercato a cui le multinazionali non si interessano – anticipa la giovane imprenditrice – ed ora mi sto concentrando su un nuovo prodotto, sempre per bambini e ragazzi. Cercherò finanziamenti, per aiutare i chirurghi ortopedici pediatrici a curare al meglio i nostri figli».