Distretti, nel NordEst rallenta la crescita nel terzo trimestre 2014

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grafico caduta mercato 1“Tira” il Veneto, mentre rallenta il Trentino Alto Adige e frena il Friuli Venezia Giulia

Nel terzo trimestre del 2014 le esportazioni dei distretti del NordEst sono continuate a crescere (+2,1%) ma, in linea con la media italiana, hanno mostrato segnali di rallentamento, penalizzati dal calo del Friuli Venezia Giulia (-5,2%) e del Trentino Alto Adige (-1%). Hanno, invece, mantenuto un buon ritmo di crescita i distretti veneti (+4%), tra i più dinamici a livello nazionale. Il dato emerge dal Monitor dei Distretti industriali del Triveneto al 30 settembre 2014, curato dal servizio studi e ricerche di Intesa Sanpaolo per conto della Cassa di risparmio del Veneto, Cassa di risparmio del Friuli Venezia Giulia e Banca di Trento e Bolzano.

In Veneto rimane elevata la “dispersione” dei risultati: su un totale di 23 distretti monitorati, 12 hanno registrato un aumento delle esportazioni, 11 una riduzione. In evidenza l’occhialeria di Belluno, grazie alle straordinarie prestazioni ottenute negli Stati Uniti e in Cina. Molto brillante anche l’andamento degli elettrodomestici della Marca: +18,2% nel terzo trimestre e ben oltre i livelli esportati prima del 2009.

Tra i distretti in crescita e su livelli di massimo storico vi sono poi la concia di Arzignano, le calzature della Riviera del Brenta, le carni di Verona, il prosecco di Conegliano-Valdobbiadene, la meccanica strumentale di Vicenza, il mobile di Treviso e le materie plastiche di Treviso, Vicenza e Padova. Crescita contenuta invece nei nuovi mercati (+2,4%), con buoni risultati in Cina e Hong Kong, Polonia, Romania, Brasile, Repubblica ceca, Messico, Sudafrica e Croazia, e pesanti arretramenti subiti in Russia e Ucraina, soprattutto per sistema moda e del sistema casa. I mercati maturi in crescita del 4,9%. In Veneto il ritmo di crescita dovrebbe rimanere positivo anche nei prossimi mesi, beneficiando della svalutazione dell’euro nei confronti del dollaro, pur in un quadro di domanda internazionale che resta incerto.

I distretti del Trentino Alto Adige hanno subito un nuovo lieve calo (-1%), con andamenti differenziati: crescita di vini rossi e bollicine di Trento e di mele dell’Alto Adige, mentre hanno accusato un nuovo calo il porfido di Val di Cembra, mele del Trentino, vini bianchi di Bolzano, legno e arredo dell’Alto Adige. Continuano a crescere negli Stati Uniti e hanno ottenuto brillanti risultati in Egitto e Arabia Saudita; calo significativo di Germania e Francia.

L’export dei distretti del Friuli Venezia Giulia ha accusato un calo del 5,2%, dopo quattro trimestri di crescita superiore alla media italiana. Ha pesato soprattutto l’inversione di tendenza della componentistica e termoelettromeccanica friulana (-8,5%), soprattutto nei flussi esportati negli Stati Uniti. In territorio negativo anche il prosciutto di San Daniele, coltelli e forbici di Maniago e gli elettrodomestici di Pordenone. Sono cresciuti, invece, il mobile di Pordenone, le sedie e i tavoli di Manzano e i vini del Friuli, comunque in ritardo rispetto ai livelli pre-2009. A livello geografico i distretti Fvg hanno ottenuto brillanti performance soprattutto nel Regno Unito, nel Myanmar e in Arabia Saudita, hanno invece sofferto un calo quasi generalizzato negli Stati Uniti. Particolarmente negative Turchia, Corea e Russia.