I dati sulle immatricolazioni resi noti dal Gruppo Auto Moto di Confcommercio Veneto. Sina: «si sta scaricando sul mercato una quota della domanda di sostituzione rimasta insoddisfatta per ben 6 anni»
Veneto: mercato dell’auto in ripresa. Dopo i rallentamenti registrati a partire dal 2009 e la brusca frenata del 2013, le immatricolazioni ricominciano a salire anche in regione, dove accanto alle percentuali di vendita ricompare il segno più, con 105.122 nuove immatricolazioni, facendo segnare al mercato dell’auto locale un +4,21%, con un picco significativo nella provincia di Venezia, che realizza un +10,28%.
Seguono le province di Vicenza (7,16%), Padova (4,67%), Verona (1,69%), Treviso (1,68%), Belluno (0,91%). Fa eccezione la provincia di Rovigo, dove il segno permane negativo (-3,36%). Per quanto riguarda il solo mese di dicembre, gli andamenti migliori si sono registrati nelle concessionarie delle province di Venezia e di Vicenza, che “vantano” rispettivamente un +10,75% e 10,40% sul fronte delle immatricolazioni.
«Un buon risultato – dichiara il presidente del Gruppo Auto Moto di Confcommercio Veneto, Giorgio Sina – che, se non autorizza facili ottimismi, evidenzia un’inversione di tendenza che speriamo sia il segnale di una ripresa. Non dimentichiamo che nel corso di questi ultimi anni sono moltissime le concessionarie che hanno chiuso i battenti, con conseguenze robuste anche sul piano occupazionale e sul ricorso alla cassa integrazione in deroga, che nel nostro settore da inizio crisi e fino a tutto il 2013 ha subito una crescita costante».
Per il presidente di Confcommercio Veneto, Massimo Zanon, «il dato si inserisce in un quadro più ampio di timida ripresa. In questo quadro ancora incerto e fragile i consumi, dopo aver toccato il fondo, da qualche mese hanno smesso di scendere e mostrano dei timidi e lenti segnali di risveglio. Segnali che, come quelli registrati nel mercato dell’auto, vanno sostenuti con una riduzione delle tasse da un lato (sappiamo bene quanto abbia inciso il carico fiscale sull’auto diretto e quello indiretto delle accise sui petroli, ad esempio, sulla scelta di acquistare un’auto nuova), e con la riduzione della spesa pubblica improduttiva dall’altro».
La causa della moderata ripresa del mercato dell’auto, secondo il Gruppo Auto Moto di Confcommercio Veneto, sta nel fatto che dopo sei anni di cali si sta scaricando sul mercato una quota della domanda di sostituzione rimasta insoddisfatta dal 2008 al 2013.