Valdastico Nord, il ministro Lupi attiva le procedure per superare il NO del Trentino

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Valdastico nord rendering ponte Adige 1
Valdastico nord rendering ponte Adige 1Il lungo tira e molla che ha visto protagonista il completamento della Valdastico Nord potrebbe essere all’atto finale

Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Maurizio Lupi, ha inviato alla presidenza della Commissione Affari regionali della Camera dei deputati la documentazione sulla realizzazione dell’Autostrada A31 Valdastico Nord affinché la Commissione prenda esplicitamente atto che il Governo ha esperito tutte le azioni previste dai principi di leale collaborazione e di rispetto delle autonomie a fronte dell’opposizione della Provincia autonoma di Trento alla realizzazione della suddetta autostrada.

Secondo il ministro Lupi «si è dato formalmente avvio alla procedura che prevede, di fronte al permanere del dissenso della Provincia autonoma di Trento, che il progetto della Valdastico Nord venga approvato, su proposta del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e del Consiglio dei ministri, con un Decreto del Presidente della Repubblica». Il risultato della chiusura ideologica al completamento della Valdastico Nord da parte del Trentino avrà probabilmente come effetto il risultato di una decisione governativa che escluderà la Provincia da ogni possibile ulteriore contrattazione.

«Siamo stati e continuiamo ad essere contrari alla realizzazione della Valdastico Nord»: questa la risposta del presidente della provincia di Trento Ugo Rossi e dell’assessore alle infrastrutture e ambiente Mauro Gilmozzi. «Siamo contrari all’opera – hanno aggiunto Rossi e Gilmozzi – perché, come abbiamo spiegato più volte, crediamo che l’idea stessa della Valdastico sia superata, non fosse altro perché non coerente con le direttive europee ed anche con il forte investimento che si sta facendo sul trasporto ferroviario, proprio in collaborazione con lo Stato ma anche con l’Unione Europea e l’Austria. L’iniziativa del ministro Lupi appare come una forzatura alla quale non potremo che rispondere con i necessari ricorsi per salvaguardare le nostre prerogative». Secondo Rossi e Gilmozzi «è escluso che la questione si possa risolvere con un approccio unilaterale che è, di fatto, una forzatura contro la quale il Trentino non potrà che difendersi, anche in sede giurisdizionale. Nel frattempo del caso abbiamo già informato il senatore Giorgio Tonini che è componente della commissione che dovrà valutare la proposta del ministro».

La decisione del ministro Lupi è salutata favorevolmente da parte dei sostenitori del completamento dell’opera: per il vicecapogruppo della Lega Nord al Senato Sergio Divina, «finalmente il governo si rende conto delle reali necessità di infrastrutture del NordEst anche contro un’ideologica chiusura trentina che non ha, non aveva e non avrà alcun senso se non penalizzare tutte le comunità interessate. La realizzazione di quest’importante opera – continua Divina – fungerà da importante volano di sviluppo economico della provincia di Trento e del tutto il NordEst, un fattore fondamentale per recuperare la crescita in un momento di profonda crisi l’attuale anche per l’ex florido Trentino».

Soddisfatto il presidente di A4 Holding, Attilio Schneck: «finalmente il Governo ha preso in mano una situazione che rischiava di causare inutili danni a tutti. Lupi deve avere il coraggio di risolvere il nodo gordiano con una precisa azione giuridica che ha già attivato. Spero ora che tale procedura si possa completare nel giro di pochissimi giorni, in modo che il Governo possa adottare gli atti di sua competenza per aprire il prima possibile la fase operativa della progettazione esecutiva dell’opera e con l’apertura dei cantieri».