Fine 2014, il NordEst torna a correre

0
929
grafico crescita 3d 1
grafico crescita 3d 1Bortolussi: «se la Lombardia e il NordEst tornano a crescere, anche il resto del Paese è destinato a risollevarsi». Bene l’export, male invece gli investimenti.

Finalmente le previsioni sono rivolte verso il bello. Dopo sette anni di crisi e di difficoltà economiche, il 2015 dovrebbe essere l’anno della ripresa, soprattutto a NordEst, autentico motore del Belpaese.

A dirlo è l’Ufficio studi della dell’Associazione artigiani di Mestre che, grazie ai dati messi a disposizione da Prometeia, ha analizzato le previsioni di crescita per l’anno appena iniziato dei principali indicatori economici del Veneto, del Friuli Venezia Giulia e delle province autonome di Trento e di Bolzano.

«Se la Lombardia e il NordEst tornano a crescere – commenta il segretario della Cgia Giuseppe Bortolussi – anche il resto del Paese è destinato a risollevarsi. In passato è sempre stato così. Nonostante i timidi segnali di ripresa avvertiti nell’ultima parte dello scorso anno, anche nel 2015 la crescita sarà a macchia di leopardo. Se il manifatturiero sembra essersi lasciato il peggio alle spalle, la situazione delle costruzioni, dei servizi e del commercio rimarrà ancora molto difficile. Questi tre settori continueranno a risentire del forte calo dei consumi delle famiglie e degli investimenti che in questi ultimi anni sono scesi a dismisura. Anche nel 2015, purtroppo, questi ultimi non dovrebbero dare alcun segnale di risveglio, attestandosi sulla variazione registrata l’anno scorso».

Ecco nel dettaglio i risultati emersi dall’analisi dei 5 indicatori presi in esame dall’Ufficio studi della Cgia di Mestre.

Per quanto concerne il Pil, la crescita dovrebbe attestarsi attorno al +0,8%: dopo gli 8,4 punti percentuali persi dall’inizio della crisi fino ad oggi, l’Italia s’avvia a invertire in maniera decisa la tendenza. In Veneto e in Friuli Venezia l’incremento dovrebbe essere del +0,7%, in Trentino Alto Adige l’aumento dovrebbe toccare il +0,9%.

PIL (var. %) 2013 2014 2015 Var. % 2013/2007
Trentino Alto Adige -1,4 -0,1 +0,9 -3,8
Veneto -1,5 +0,2 +0,7 -9,4
Friuli-Venezia Giulia -1,6 +0,1 +0,7 -9,5
NordEst -1,5 +0,1 +0,8 -8,5

Elaborazione Ufficio Studi CGIA su dati Istat e Prometeia

(dati Italia 2007-2013 secondo nuovo SEC 2010)

I consumi delle famiglie sono destinati a crescere dello 0,9%. Se a Bolzano l’incremento pare destinato a toccare il +1,1%, nel Veneto l’aumento dovrebbe fermarsi al +0,9%, in Friuli Venezia Giulia al +0,8% e a Trento al + 0,7%.

CONSUMI DELLE FAMIGLIE (var. %) 2013 2014 2015 Var. % 2013/2007
Trentino Alto Adige -2,3 +0,3 +0,9 -2,7
di cui Bolzano -0,3 +0,4 +1,1 -1,4
di cui Trento -4,4 +0,1 +0,7 -4,0
Veneto -2,4 +0,2 +0,9 -6,9
Friuli-Venezia Giulia -2,6 +0,1 +0,8 -7,3
NordEst -2,4 +0,2 +0,9 -6,3

Elaborazione Ufficio Studi CGIA su dati Istat e Prometeia

(dati Italia 2007-2013 secondo nuovo SEC 2010)

Gli investimenti continuano a segnare il passo. Dopo aver perso oltre 20 punti percentuali dall’inizio della crisi sino ad oggi, anche nel 2015 la variazione di crescita sarà nulla. Solo il Friuli Venezia Giulia segnerà un timidissimo +0,1%.

INVESTIMENTI (var. %) 2013 2014 2015 Var. % 2013/2007
Trentino Alto Adige -4,6 -1,4 +0,0 -16,4
Veneto -4,4 -1,5 +0,0 -23,2
Friuli-Venezia Giulia -4,4 -1,5 +0,1 -19,3
Nordest -4,5 -1,5 +0,0 -21,4

Elaborazione Ufficio Studi CGIA su dati Istat e Prometeia

dati Italia 2007-2013 secondo nuovo SEC 2010)

Chi invece ha superato da tempo la fase più critica è l’export: dopo il +3,4% del 2014, nel 2015 la crescita dovrebbe essere del +3,7%, con un livello record del +4% a Bolzano, seguito dal +3,9% del Veneto, dal 3,5% di Trento e dal +2,6% del Friuli Venezia Giulia.

EXPORT (var. %) 2013 2014 2015 Var. % 2013/2007
Trentino Alto Adige +3,0 +3,3 +3,8 +5,7
di cui Bolzano +4,8 +4,2 +4,0 +11,9
di cui Trento +1,1 +2,3 +3,5 -0,8
Veneto +2,8 +3,7 +3,9 -4,7
Friuli-Venezia Giulia -0,6 +1,7 +2,6 -15,9
Nordest +2,2 +3,4 +3,7 -5,8

Elaborazione Ufficio Studi CGIA su dati Prometeia

Il tasso di disoccupazione, infine, dovrebbe eguagliare il dato raggiunto nel 2014: 7,1%. Se a Bolzano il tasso rimarrà al 4,4%, a Trento si fermerà al 6,4%, mentre nel Veneto scenderà al 7,2%. Solo nel Friuli Venezia Giulia la disoccupazione è destinata a salire al 7,9%.

TASSO DI DISOCCUPAZIONE (in %) 2013 2014 2015 Punti % var.
2013-2007
Trentino Alto Adige 5,5 5,4 5,4 +2,7
di cui Bolzano 4,4 4,4 4,4 +1,8
di cui Trento 6,6 6,4 6,4 +3,7
Veneto 7,6 7,3 7,2 +4,2
Friuli Venezia Giulia 7,7 7,7 7,9 +4,3
Nordest 7,3 7,1 7,1 +4,0

Elaborazione Ufficio Studi CGIA su dati Istat e Prometeia

Nota: i dati della sezione economia riguardano variazioni percentuali di valori reali, ovvero depurati dagli effetti della crescita dei prezzi. Per quanto concerne le variabili PIL, investimenti e reddito disponibile delle famiglie il dato di Trento e Bolzano non è disponibile.

I valori riferiti al 2014 e al 2015 sono dati previsionali