La località ampezzana anche senza neve (in paese) costituisce un punto di riferimento per il turismo invernale
Cortina senza neve (in paese) a Natale, ma la Regina delle Dolomiti mantiene intatto il fascino del 25 dicembre. Nella conca ampezzana gli alberghi sono vicini al tutto esaurito fra Natale e Capodanno, e trovare un posto letto è un’impresa fino al 2 gennaio. Questo nonostante manchi l’effetto “bianco Natale”, perché al fondovalle i prati sono verdi e per sciare bisogna salire sulle piste in quota.
Le prossime festività si preannunciano davvero bene per Cortina, assicura il presidente della locale associazione albergatori, Gherardo Manaigo. Il paese, oggi ancora tranquillo, si appresta all’ondata di turisti, per consuetudine in arrivo a Santo Stefano, dopo aver trascorso Natale in famiglia, fra pranzi e doni. «Questo clima caldo, con questo meraviglioso sole, è un vantaggio – assicura Manaigo – perché permette di fare lunghe passeggiate, di dedicarsi in pace allo shopping, mentre chi vuole sciare ha a disposizione piste perfette sulle montagne. A Natale molti di nostri turisti vengono per le compere, per i regali e i festeggiamenti, mentre riservano un’attenzione minore per lo sport, per lo sci».
Per il presidente dei commercianti cortinesi, Daniele Gasperi, «in tutte le Dolomiti, Cortina è l’unica località che possa offrire così tanto, anche senza neve. Le piste aperte sono perfette; poi c’è tutto il resto, l’offerta commerciale e ricettiva». Con sforzi notevoli, i gestori delle funivie sono riusciti ad attivare molti impianti, circa la metà dei 42 disponibili, e ad aprire diverse piste. Dopo l’avvio sul monte Faloria, a fine novembre, si sono aggiunti i comprensori di Cristallo, Tofana, Cinque Torri e passo Falzarego. E c’è anche chi propone una divertente alternativa: il noleggio delle “fat bike”, biciclette con speciali ruote grosse, da trasportare in alto con la seggiovie, per poi scendere pedalando, sulle piste innevate.
Dall’osservatorio privilegiato della Scuola sci Cortina, la più grande e antica fra le dieci che operano in valle, il presidente Giovanni Alverà è ottimista: «c’è voglia di muoversi, di sciare: dalle richieste che abbiamo, si prospetta una buona stagione invernale. Molto però dipenderà dalla neve. La crisi economica – aggiunge – non è ancora passata, ma si avverte la reazione, la gente vuole uscirne, tornare a vivere come prima, fare vacanza, divertirsi. Per rispondere alle richieste quest’anno abbiamo aumentato il numero di maestri: saremo 150, prevalentemente di Cortina e delle valli vicine». Anche qui non mancano le novità. Chi oltre le classiche discese cerca l’adrenalina può provare i voli con il parapendio: si decolla dal canalone della Tofana, si atterra sulle piste di Socrepes, con l’ala a due posti, in equipaggio con gli istruttori.