In Trentino non saranno applicate addizionali sul consumo dell’energia per famiglie e imprese

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Decisione rapida da parte della Giunta provinciale che ha varato un apposito disegno di legge

I trentini non dovranno pagare due volte l’imposizione sul consumo di energia elettrica, l’accisa erariale maggiorata allo Stato e le rispettive addizionali alla Provincia o ai Comuni. La temuta duplicazione dell’imposta sui consumi, a carico di imprese e cittadini del Trentino, è stata “disinnescata” dalla Giunta provinciale, con il varo di un apposito disegno di legge, un articolo unico che ha come scopo quello di ridurre a zero l’impatto delle addizionale provinciali e comunali sull’accisa. Per rendere immediatamente esecutivi i contenuti del disegno di legge, in attesa della sua approvazione, la Giunta provinciale ha disposto la sospensione con valenza dal 1 gennaio del versamento degli acconti mensili delle addizionali. Il problema era sorto  con l’incremento dell’aliquota dell’accisa erariale sull’energia elettrica, introdotto con decreto del Ministero dell’economia e delle finanze il 30 dicembre 2011 in attuazione delle disposizioni dei decreti sul federalismo regionale e municipale e valido per tutto il territorio nazionale. Ad esso doveva corrispondere la cessazione dell’applicazione delle addizionali provinciali e comunali sulla medesima accisa.  Ma la soppressione di queste addizionali è stata disposta per le sole regioni a statuto ordinario, lasciando fuori i territori ad autonomia speciale, determinando una disparità di trattamento tra cittadini ed imprese di Regioni e Provincie ad autonomia speciale rispetto al resto d’Italia, particolarmente grave in un momento di crisi quale è quello attuale. Un aggravio, dunque, sia per i conti delle famiglie sia per la competitività delle imprese, in un momento tutt’altro che favorevole per entrambe, considerata la situazione economica internazionale.
Da qui l’intervento “riparatore” della Provincia autonoma di Trento con cui si è eliminata questa ingiustificata disparità di trattamento attraverso la riduzione a zero delle addizionali provinciali e comunali, a partire dal 1° gennaio 2012 (i Comuni avranno 120 giorni di tempo per recepire questa indicazione). In tal modo, i trentini pagheranno la sola accisa erariale maggiorata e non le addizionali.