A Chioggia gli “Stati generali” della pesca

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Cesenatico - Pescatori e pescato 1
Cesenatico - Pescatori e pescato 1Manzato: «giornata memorabile. Va valorizzata la pesca professionale»

«Oggi per il settore della pesca è una giornata memorabile: per la prima volta istituzioni e rappresentanti degli operatori si riuniscono intorno ad un unico tavolo, per discutere insieme le strategie da applicare al settore, sia a livello professionale sia dilettantistico, definendo le politiche regionali per lo sviluppo ittico del Veneto».

Con queste parole l’assessore regionale all’agricoltura e pesca Franco Manzato ha aperto a Chioggia gli “Stati generali” della pesca in Veneto. Manzato ha fortemente voluto e portato avanti questo progetto che «è iniziato a febbraio – ricorda – seguendo un percorso di collaborazione tra Veneto Agricoltura e Regione, con l’obiettivo di rendere efficace l’allocazione delle risorse disponibili, migliorare la fruizione sostenibile degli ambienti di pesca amatoriale, diffondere informazioni sui servizi tecnico amministrativi messi a disposizione dell’attività ricreativa e raccogliere informazioni finalizzate all’adeguamento normativo».

«Gli “Stati generali” della pesca hanno concentrato la loro attività soprattutto sulla pesca professionale e molluschicoltura, nocciolo duro del settore ittico veneto» ha spiegato Manzato. In base agli studi condotti quest’anno, la flotta marittima negli ultimi 12 anni ha perso il 38,7% delle 700 imbarcazioni. Ciononostante, sembra in ripresa il numero degli imbarcati marittimi: nel 2013, infatti, risultano operanti 1.685 persone con un rialzo del 2,5%. Le imprese ittiche (2.964 le ditte registrate nel 2013 nella produzione ittica primaria) calano del 2,6% nell’ultimo anno. Per la prima volta negli ultimi sette anni, anche le imprese dell’acquacoltura risultano in diminuzione (-0,1%). Considerando l’intera filiera ittica, le imprese registrate in Veneto nel 2013 sono 3.646 e scendono del 2,2%. Di queste imprese, il 57% operano nel rodigino (quasi tutte nel settore primario), mentre un 32% lavorano nel veneziano. Nell’ultimo anno il pescato della flotta locale è stato pari a 17.511 tonnellate, con un aumento annuo dello 0,1%. La bilancia estera del commercio di prodotti ittici segna un saldo negativo per 192,3 milioni di euro, con le importazioni in aumento del 5,3% e le esportazioni del 24,4%.

«L’analisi della pesca professionale – precisa Manzato – ha messo in evidenza una serie di problemi tecnici e particolari, ai quali è però possibile trovare una soluzione sia agendo sulle normative esistenti ove possibile, sia attraverso una maggiore colloquio fra istituzioni e operatori, sia agendo mediante gli strumenti finanziari preposti».